L’artista israeliano Itay Zalait ha ideato un nuova opera anti-Netanyahu, simbolo che ha creato non poche divergenze. Appello alla violenza o lotta alla democrazia? La statua emblematica, intitolata Israel’s Hero si trova nella piazza Rabin a Tel Aviv.
A cosa è ispirata l’opera anti-Netanyahu?
Situata nella piazza Rabin a Tel Aviv la scultura in bronzo di 900 chilogrammi su un piedistallo di cinque tonnellate è un vero colosso. L’opera di Zalait anti-Netanyahu e stata chiamata Israel’s Hero. La sua creazione si ispira ad una foto iconica di un giovane manifestante israeliano inginocchiato per strada, con in mano una bandiera israeliana mentre viene colpito dal getto denso di un cannone ad acqua. L’artista Zalait spiega: “Volevo creare qualcosa che fosse enorme. Qualcosa che la polizia non possa colpire”.
Le opere contro Netanyahu
Netanyahu, governatore del paese per un totale di 14 anni e vincitore in numerose elezioni, sembra essere una sorta di avversario dell’artista. Nel 2016 Zalait, ha creato una statua d’oro intitolata King Bibi , ovvero ciò che i sostenitori di Netanyahu chiamano il loro primo ministro. I sostenitori hanno visto il loro idolo essere preso in giro e sono passati solo quattro minuti prima che la polizia arrivasse a rimuovere la statua. Nell’estate del 2020 è seguita l’installazione The Last Supper . Questa volta Netanyahu era rappresentato da un burattino seduto da solo a una tavola apparecchiata a festa piena zeppa di cibo. L’opera raffigurava la mano che si immergeva in una gigantesca torta decorata con una bandiera israeliana: come se stesse mangiando il paese per dessert. Zalait voleva che la sua opera d’arte fosse intesa come “l’ultima cena” della democrazia israeliana.
Le accuse contro l’artista
I politici della coalizione di governo di Netanyahu, hanno accusato l’artista di infiammare l’atmosfera. Zlait spiega che l’intento delle opere è quello di far qualcosa per contrastare l’anarchia. Aggiungendo: “La gente mi ha urlato contro di fronte all’installazione, eppure sono loro che diffondono odio. Quelli che ci chiamano traditori sono gli unici veri anarchici che minano le istituzioni democratiche”. Alcune parti del governo hanno affermato che le manifestazioni stavano causando la diffusione del coronavirus. La violenza è scoppiata ripetutamente: sono stati usati cannoni ad acqua, la polizia ha picchiato i manifestanti ed alcune persone sono state persino arrestate .
Per quanto resterà la statua?
Zalait spera che la sua statua rimanga per il momento. Ha ricevuto il permesso dal sindaco di Tel Aviv, Ron Huldai per installarlo in piazza Rabin. Huldai è considerato un importante sostenitore del movimento di proteste e ha subito un trauma cranico per mano della polizia durante una di queste. Israele è più diviso di quanto non sia stato da anni, quindi naturalmente, la nuova opera d’arte di Zalait è oggetto di controversia.
Il “tour” dell’opera di Zalait
Zalait vuole portare il monumento da sei tonnellate in un tour di quaranta giorni, installandolo in diverse città. L’idea dei quaranta giorni rappresenta la commemorazione dei quarant’anni che il popolo d’Israele dovette trascorrere nel deserto prima che Mosè li ricondusse in Israele. “La mia statua ha lo scopo di incoraggiare le persone. Una vecchia signora che va alle manifestazioni nonostante il coronavirus è un’eroina per me. Ho creato l’opera per persone come lei perchè queste persone mi danno speranza“, spiega l’artista. Il sito permanente per la sua statua sarà Paris Square a Gerusalemme, non lontano dalla residenza del primo ministro Netanyahu.