lunedì, Aprile 14, 2025

Yoga vuol dire rigore? Un video per iniziare

Lo yoga è diventata una pratica largamente diffusa in Italia. Tuttavia la disciplina e chi la esercita sono bersaglio di stereotipi e luoghi comuni. Ma siamo sicuri che lo yoga richieda rigore? O piuttosto siamo di fronte a deviazioni? Scopriamo qualcosa di più sull’argomento: chi lo pratica, perché fa bene e come iniziare.

Yoga è una disciplina rigorosa?

Lo yoga attrae un numero sempre maggiore di persone in Italia. Ciò nonostante c’è chi rimane scettico sul fatto che la disciplina apporti benefici alla salute. Che sia per pigrizia o disinformazione, sta di fatto che molte persone ritengono che tutto si risolva in uno star seduti a pensare. Per di più credono che gli Yogi si sottopongano a regimi alimentari ferrei e a uno stile di vita rigoroso, come se i loro corpi agili siano il risultato di frullati e brodaglie. Ma siamo davvero sicuri che sia così? Infatti, questa percezione distorta della realtà alimenta una serie di pregiudizi e dicerie che spesso non hanno nulla a che fare con lo yoga tradizionale. Piuttosto sono derivazioni o “mode” destinate a passare con la stessa velocità con la quale sono apparse. Ma com’è nato lo yoga? E perché si pratica?

Moda o pratica salutare?

Molti lo praticano per moda: basti pensare che ogni 83 secondi qualcuno acquista un tappetino online. Tuttavia, pochi considerano i benefici che ha la pratica sulla nostra salute. Innanzitutto “yoga” significa unione di mente, corpo e spirito. Si tratta quindi di una disciplina spirituale che ha l’obiettivo di connetterci con la nostra interiorità. Così, abbina all’esercizio fisico (asana) il controllo della respirazione (pranayama) e la meditazione. In questo senso, la disciplina sembra richiamare il vecchio adagio latino Mente sana in un corpo sano. Chissà se anche i Romani praticassero una sorta di yoga. Di certo ritenevano che la cura del corpo fosse una priorità, tanto che furono i primi a introdurre un programma di salute pubblica. Ma al di là di tali dissertazioni quando nasce lo yoga? E dove?

Una disciplina antica

Le prime testimonianze della pratica yogica sono state rinvenute in India su monete, sigilli e tavolette risalenti al 5000 a.C. raffiguranti alcune posizioni. Anche se gli esperti presumono che lo yoga esistesse già in precedenza e fosse tramandato oralmente da maestro a discepolo. In origine, la disciplina era un insieme di tecniche meditative dirette a una sorta di ascensione personale. I primi insegnamenti scritti nei testi del 3000 a.C. descrivono lo yoga come condotta di vita verso la liberazione. Solo nel 500 a.C. Patañjali metterà nero su bianco i pilastri della disciplina, ossia le posizioni e le tecniche ancora oggi seguite. La sua raccolta di Yoga Sutras, infatti, è considerata il testo fondamentale da tutte le diverse scuole nate nel corso dei secoli.

Yoga: singolare o plurale?

Sebbene si concentri su meditazione e posizioni meditative (specialmente quella del loto e varianti), nel corso dei secoli sono nati diversi “stili” di yoga. Alcuni più statici, altri dinamici. Altri ancora totalmente estranei alla disciplina tradizionale, tanto da esser considerati derivazioni. Comunque sia, scegliere lo stile “giusto” è fondamentale non solo perché condiziona il nostro giudizio personale sulla pratica ma soprattutto i benefici che la nostra salute psico-fisica può trarne. Ma in che modo lo yoga ci mantiene in forma?

I benefici dello yoga

I benefici della disciplina sulla nostra salute sono sia fisici che psicologici, come documentano gli studi pubblicati. In generale, lo yoga riequilibra l’organismo: tonifica i muscoli, aumenta la flessibilità e l’energia vitale, migliora la digestione e far perdere peso. In più rinforza il sistema immunitario, quello cardiovascolare e respiratorio, fa scomparire il dolore (specialmente alla schiena) ed è capace di migliorare le prestazioni sportive. Quanto all’aspetto psicologico, invece, riduce la tensione mentale e gli stati d’ansia e aumenta le capacità di concentrazione. Soprattutto, se praticato con costanza lo yoga regala una nuova consapevolezza del proprio corpo grazie alle tecniche di ascolto interiore. Dunque la disciplina supporta la forma fisica e mentale, tanto che la dottoressa Allison Jeffrey l’ha trasformata in uno stile di vita. Dalle sue ricerche possiamo capire chi lo pratica e perché.

Le ricerche della dottoressa Jeffrey

Nella sua ventennale esperienza come insegnante e praticante, la dottoressa Jeffrey ha riscontrato che lo yoga è una pratica apprezzata soprattutto dal genere femminile. Attenta studiosa e conoscitrice dei testi antichi, Jeffrey ha iniziato domandandosi il perché questa disciplina venga praticata ancora oggi. Trasferitasi dal Canada in Nuova Zelanda, ha cominciato a osservare i suoi corsisti, per la maggioranza donne. Le sue ricerche le hanno permesso di dimostrare come lo yoga sia qualcosa in più di una disciplina: uno stile di vita che abbraccia anche aspetti etici e filosofici.

Yoga: una disciplina amata dalle donne

In particolare, la dottoressa ha esaminato un campione di donne tra i 23 ai 91 anni d’età che praticassero regolarmente yoga da un minimo di 5 anni a un massimo di 40. Questo indipendentemente dallo stile scelto. Per 14 mesi la dottoressa ha organizzato delle sessioni di gruppo per condividere le esperienze con le partecipanti e conoscere la routine di ognuna. Negli incontri è emerso come alcune di loro preferissero dedicarvisi alla mattina appena alzate, mentre altre prediligessero il pomeriggio. In più, alcune hanno dichiarato di seguire una dieta morigerata e altre hanno ammesso di essersi concesse qualche piccola trasgressione di tanto in tanto.

Cosa possiamo dire sullo yoga?

In più di un anno di studi la dottoressa Jeffrey non ha trovato “un modo giusto” di praticare yoga, come dimostra la variabilità degli stili di vita delle corsiste. L’unico tratto comune è la consapevolezza interiore e un senso di benessere diffuso nati dalla pratica regolare. Piuttosto che costringersi al rigore, infatti, le donne hanno scelto liberamente le loro routine in base ai propri ritmi. In definitiva, per essere “buoni Yogi” non è necessario seguire regole preordinate. Piuttosto, è sufficiente adattare la pratica yogica al proprio stile di vita e alle esigenze del proprio corpo.

La testimonianza delle praticanti

Nel condividere la propria esperienza, le donne hanno raccontato come fosse deleterio seguire rigide prescrizioni. Qualcuna di loro ha spiegato: “Quando mi costringevo a una disciplina rigorosa ero infelice”. E ha aggiunto: “Era diventata un’ossessione“. Piuttosto, gli antichi insegnamenti yogici di gentilezza e auto riflessione dovrebbero favorire i processi decisionali e non limitarli. Qualcun’altra, poi, ha ammesso: “Sono arrivata al punto di pensare che anche respirando stavo uccidendo qualche organismo. È stato con questa consapevolezza che ho smesso di essere così severa con me stessa“. Infine, molte di loro hanno soggiunto: “Oggi il mio stile di vita yoga è molto diverso da quello di allora. Faccio solo del mio meglio. Ogni giorno cerco solo di amare e di curarmi del presente”.

Lo yoga per “depurarsi”

Le testimonianze delle donne sono molto simili. Ad esempio, Tara ha ricordato di aver approcciato i corsi di yoga per depurarsi da una vita di eccessi e festini: “A metà settimana andavo a lezione e mi sentivo come se mi stessi disintossicando“, ha detto. Oggi, è diventata lei stessa insegnante di yoga. Per Uma, invece, è stato importante darsi un obiettivo per la sua crescita personale: “Praticare yoga ha lo scopo di potenziare quella che sono già”. Anche se ognuna di loro ha approcciato la disciplina secondo un percorso differente, tutte quante l’hanno modulata sulle proprie necessità. Ad esempio, una delle praticanti (che ha preferito l’anonimato) ha ammesso come lo yoga l’abbia aiutata ad attraversare un momento difficile: “Da quando pratico dormo tranquilla, vado a passeggiare, a trovare gli amici, vado in spiaggia. È uno stile di vita completamente diverso”.

Oltre gli stereotipi

Pertanto lo yoga non detta regole rigorose. Anzi, l’esatto opposto. Ogni Yogi infatti modella la propria routine in base al suo stile di vita al di là di comportamenti stereotipati. Inoltre, potremmo concludere che nulla vieti che la pratica yogica si evolva nel tempo in base ai bisogni di mente e corpo. Questo, soprattutto, è il messaggio che ha voluto lasciare la più anziana della classe della dottoressa Jeffrey. Con la bellezza dei suoi 91 anni d’età la signora ha osservato come nella vita cambiano le esigenze: se da giovane infatti lo yoga le giovava sotto il profilo psicologico oggi ne beneficia in motilità.

Yoga: un video per iniziare


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Qui alcune letture per approfondire la pratica dello yoga e i suoi benefici.

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