I ribelli dello Yemen hanno tenuto colloqui di pace con l’Arabia Saudita. Si apre uno spiraglio per porre fine ad una guerra che da otto anni sta dilagando lo Yemen.
Ribelli dello Yemen tengono colloqui con Riyadh
Una delegazione dei ribelli Houthi ha tenuto cinque giorni di colloqui con Arabia Saudita. La mediazione è stata l’ultimo segnale di speranza da quando la coalizione guidata da Riyadh nel 2015 ha lanciato un’invasione militare nello Yemen. Riyadh ha elogiato i risultati positivi dei negoziati con i ribelli senza però fornire molti dettagli sulle discussioni per porre fine alla guerra in Yemen. I ribelli si sono detti ottimisti dopo i colloqui. Ali al-Qhoom, membro del consiglio politico Houthi, ha affermato che i colloqui sono stati “seri e positivi”. La delegazione Houthi ha incontrato anche il ministro della Difesa dell’Arabia Saudita, il principe Khalid bin Salman, fratello del principe ereditario Mohammed bin Salman. Secondo quanto riferito, tra le richieste dei ribelli ci sono il pagamento degli stipendi per i dipendenti pubblici nominati dagli Houthi, il rilascio dei prigionieri Houthi e il lancio di nuove rotte dall’aeroporto di Sanaa.
La guerra nello Yemen
Lo Yemen è precipitato nel conflitto quando gli Houthi hanno preso il controllo della capitale nel settembre 2014, spodestando il governo riconosciuto a livello internazionale e spingendo la coalizione guidata dall’Arabia Saudita a lanciare la sua offensiva. Il brutale conflitto è stato ampiamente visto come una guerra per procura tra Arabia Saudita e Iran. La guerra ha ucciso più di 150.000 persone e ha creato uno dei peggiori disastri umanitari del mondo. Da 18 mesi le ostilità si sono ridotte grazie ad un cessate il fuoco mediato dalle Nazioni Unite.
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