domenica, Aprile 13, 2025

Wladimiro Tulli: nel centenario artista multiforme

Nell’anniversario dei cent’anni dalla nascita di Wladimiro Tulli, il Comune di Macerata rende omaggio all’artista con una retrospettiva di carattere nazionale. Un’iniziativa proposta anche a Recanati e Civitanova Marche. Un progetto su quattro sedi per celebrare un artista del Novecento attivo interprete della cultura del territorio. L’esposizione è a cura di Enrica Bruni e Stefano Papetti e è allestita all’Auditorium di Sant’Agostino fino al 28 agosto.


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Perché organizzare la mostra di Wladimiro Tulli in più sedi?

I Comuni hanno collaborato con la Fondazione Cassa di Risparmio di Macerata per la promozione del progetto realizzato col contributo della Regione Marche. Ogni sede, in autonomia e con le proprie risorse, celebra l’artista secondo la propria voce così da restituire in modo completo e esaustivo la figura di Wladimiro Tulli.

La mostra Cavalcare i sogni

A Civitanova Marche negli spazi dell’Auditorium di Sant’Agostino è in corso l’ultima tappa della mostra Cavalcare i sogni. Un allestimento delle “grandi opere”, 21 tele e 11 opere ceramiche, cui l’artista ha dedicato gli ultimi dieci anni che si chiude con Il Navigatore solitario Innamorato del 2001.

Il progetto di Wladimiro Tulli a Macerata

Macerata invece ha presentato due mostre: Vitalismi a cura di Paola Ballesi e Giuliana Pascucci a Palazzo Buonaccorsi e Futuro interiore curata da Roberto Cresti al Museo Palazzo Ricci. La prima era una vera e propria esposizione antologica, mentre la seconda ha focalizzato l’attenzione su una selezione di opere dal Futurismo agli anni Cinquanta e Sessanta. Si componeva così un’analisi completa della carriera dell’artista con una restituzione a doppia voce. Quindi un focus per metter in luce la densa e articolata attività artistica di Wladimiro Tulli.

L’esposizione a Recanati

Tulli per Giacomo, a cura di Nikla Cingolani, è una riedizione della grande esposizione del 1997 che l’artista dedicò a Giacomo Leopardi. Fece tappa anche a Parigi e Biella. Erano esposte 33 opere raffiguranti i temi principali delle liriche del poeta, in un dialogo tra pittura e poesia che ha accompagnato l’artista per tutta la vita.
Quattro mostre, dunque, in quattro luoghi espositivi e più voci per ricordare il talento e la sua attività poliedrica e multiforme. Pensate per restituire in modo completo ed esaustivo la figura di Wladimiro, attivo interprete della cultura del territorio marchigiano. Ha avuto anche relazioni internazionali per tutta la seconda metà del ‘900.

Wladimiro Tulli

Nato il 4 settembre 1922 a Macerata, è un artista che ha attraversato il Novecento prestando sempre attenzione al mondo che lo circondava. Intelligente interprete del contemporaneo e curioso nei confronti delle novità. Giovanissimo aderisce al Gruppo Futurista Umberto Boccioni di Macerata il cui principale esponente, Bruno Tano, lo incoraggia verso l’aeropittura nella sua forma più fantasiosa. Conosce poi Marinetti, Prampolini, Balla, Depero e Pannaggi e la consacrazione è definitiva nel 1943 quando è invitato, ad appena più di vent’anni, a esporre alle IV Quadriennale d’Arte di Roma. Nel dopoguerra è sempre più attratto dalle ricerche dell’Astrattismo che lo portano a sperimentazioni materiche e cromatiche che non lo abbandoneranno mai. Gli anni ’50 lo vedono partecipare attivamente alla scena artistica nazionale, stabilendo contatti e rapporti con gli esponenti più importanti dei principali movimenti astratti, concreti, spaziali e informali italiani ed europei.

Il legame con la propria terra

Negli anni ’60 entra nel Gruppo Éclat di Parigi e espone varie volte alla Galleria Antipoête senza mai abbandonare l’Italia dove nel 1962 è fondatore del sodalizio Levante di Macerata. Per Tulli la terra natia, e in particolare la propria regione, è il cardine attorno a cui far ruotare la propria vita e le proprie ricerche artistiche. Torna dopo numerosi viaggi di studio e lavoro che gli hanno permesso di attraversare Europa e USA. Proprio nelle Marche realizza interventi di decorazione, graffiti e plastica murale a Ascoli Piceno, San Benedetto del Tronto, Fano, Urbino, Matelica e Offida. Testimoniano un costante interesse e amore per la propria zona. Per ricambiare la dedizione si è pensato al progetto, una restituzione alla comunità per far sempre più conoscere il grande artista maceratese.

Immagine da cartella stampa.

Odette Tapella
Odette Tapella
Vivo in piccolo paese di provincia. Mi piace leggere, fare giardinaggio, stare a contatto con la natura. Coltivo l'interesse per l'arte, la cultura e le tradizioni.

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