La modella inglese di origine marocchina Nora Attal è la testimonial d’eccezione della nuova collezione Primavera-Estate 2022 di Weekend Max Mara. La 21enne è protagonista non solo delle foto, ma anche del video pubblicitario del marchio italiano nel quale indossa i capi più significativi della linea, circondata dalle suggestive atmosfere e dai panorami della costa di Capo Malfatano (Cagliari) in Sardegna.
Weekend Max Mara Primavera-Estate 2022: colori e stili della nuova collezione
Nora Attal, tra gli outfit della presentazione di Weekend Max Mara Primavera-Estate 2022, sfoggia quello con maglioncino in maglia beige abbinato a dei pantaloni color crema, mocassini e alla popolare Pasticcino-bag dell’azienda emiliana. In un altro frame del video di circa 15 secondi, la modella anglo-marocchina ha un trench con cintura, un abito chemisier fluido allacciato in vita con cintura, associati a pantaloni e giacca con righe. Nel complesso, la collezione Max Mara per la P/E 2022 passa dai classici estivi opportunamente rivisitati ad alcune nuove creazioni come le maglie in cashmere impreziosite da farfalle e i pantaloni in cotone. Il brand della doppia M ha riportato che la campagna pubblicitaria “ritrae la protagonista del guardaroba estivo che gli amanti della moda hanno sempre sognato”.
Vivienne Rohner sfoggia con grazia ed eleganza gli abiti Chanel P/E 22
Patricia Urquiola: nuova collaborazione con MM
“La narrativa di questo progetto è incentrata su capi di abbigliamento che ti accolgono proprio come una casa, un habitat emozionale”. Con queste parole Patricia Urquiola ha descritto la nuova collezione di prêt-à-porter realizzata in collaborazione con Weekend Max Mara. Per la divisione della maison italiana, nata nel 1983 come linea casual per il tempo libero, l’architetta e designer spagnola ha firmato la Signature Collection. Una serie di creazioni che mettono in evidenza stile e caratteristiche della Urquiola, la quale ha altresì dichiarato: “Il mio lavoro consiste nel ricercare ogni giorno il modo in cui possiamo abitare uno spazio o vivere un’esperienza, sotto molteplici aspetti. Quindi, perché no, anche gli abiti possono far parte di questa ricerca. Dopotutto sono parti della nostra casa che ci portiamo dietro nel nostro percorso”.