sabato, Aprile 19, 2025

Washington minaccia di ritirare i diplomatici in Iraq

Secondo due funzionari iracheni e due diplomatici occidentali Washington avrebbe minacciato di ritirare i diplomatici dall’Iraq dopo aver avvertito Baghdad di una possibile chiusura dell’ambasciata statunitense. Questa mossa potrebbe però trasformare l’Iraq in una zona di guerra.

Washington minaccia di chiudere ambasciata in Iraq

Nuove tensioni potrebbero verificarsi in Iraq.

Il Segretario di Stato americano, Mike Pompeo, durante una telefonata con il presidente iracheno Barham Salih, ha minacciato di chiudere l’ambasciata americana a Baghdad.

Da domenica, Washington ha iniziato i preparativi per ritirare il personale diplomatico qualora la minaccia diventasse reale.

Tuttavia questa mossa da parte di Washington potrebbe creare maggiori problemi in Iraq e rendere il Paese un nuovo campo di battaglia.

Gli iracheni sono preoccupati che il ritiro dei diplomatici americani sarebbe visto come un’escalation delle tensioni con l’Iran e questo potrebbe portare ad un’azione militare contro le forze accusate di attacchi da Washington.

L’Iraq, in una regione polarizzata tra gli alleati dell’Iran e quelli degli USA, è un’eccezione. Infatti ha stretti legami con entrambi i Paesi. Tuttavia questo lascia l’Iraq nel rischio perenne di diventare il campo di battaglia di una guerra per procura.

Il rischio di una guerra è aumentato quando, a gennaio, Washington ha deciso di uccidere il più importante comandante militare iraniano, il generale Qassem Soleimani.

Da allora, un nuovo premier sostenuto dagli USA ha preso potere in Iraq, mentre Teheran ha aumentato il sostegno ai movimenti armati sciiti.

Inoltre, nelle ultime settimane sono aumentati gli attacchi missilistici vicino all’ambasciata americana e molte bombe sono state utilizzate contro convogli militari che trasportano attrezzature per la coalizione a giuda USA.


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Gli iracheni preoccupati dell’amministrazione Trump

Gli iracheni sono anche preoccupati per l’impatto delle elezioni presidenziali americane e su una conferma dell’amministrazione Trump.

Infatti, mentre Trump ha promesso una linea dura contro l’Iran ha anche promesso di ritirare le truppe statunitensi dagli impegni in Medio Oriente. Per gli iracheni questo potrebbe rappresentare un pericolo.

Il membro del comitato di sicurezza parlamentare iracheno, Gati Rikabi, ha affermato:  “La minaccia americana di chiudere la loro ambasciata è solo una tattica di pressione. Tuttavia è un’arma a doppio taglio”.

Una figura di spicco di un partito politico musulmano sciita ha detto di pensare che Trump potrebbe volere ritirare i diplomatici per tenerli lontani dai pericoli ed evitare un imbarazzante incidente prima delle elezioni.

Il Dipartimento di Stato americano ha dichiarato: “Non commentiamo mai le conversazioni diplomatiche  private del Segretario con i leader stranieri… I gruppi sostenuti dall’Iran che lanciano razzi contro la nostra ambasciata sono un pericolo non solo per noi  ma anche per il Governo iracheno”.

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