giovedì, Aprile 17, 2025

Voyager 2: il 20 agosto 1977 inizia l’interminabile viaggio nello spazio della sonda Nasa

Sono trascorsi più di 40 anni e da allora non si è mai fermata, rendendosi protagonista di un viaggio nello spazio che l’ha portata ad allontanarsi dal Sistema Solare e a proseguire imperterrita ed oltre le ben più rosee previsioni. Stiamo parlando di Voyager 2, la sonda della Nasa lanciata il 20 agosto 1977 da Cape Canaveral tramite il razzo Titan III e ad oggi ancora in piena attività. Qualche settimana dopo, il 5 settembre, è partita anche la Voyager 1, anch’essa ancora in orbita.

La sonda è riuscita innanzitutto ad avvicinarsi ai due grandi pianeti Giove e Saturno. Inoltre, sfruttando al meglio un raro allineamento dei pianeti, gli scienziati le hanno permesso di proseguire verso Urano e Nettuno, infatti ancora adesso le principali informazioni su questi due corpi celesti sono quelle trasmesse dall’ultra-quarantenne navicella spaziale. Il 5 novembre 2018 ha tagliato un altro storico traguardo, superando l’eliopausa e diventando così la seconda sonda della storia al lasciare lo spazio interstellare dopo la Voyager 1.

Voyager 2 ha inviato informazioni su Urano e Nettuno.

Durante la sua interminabile esplorazione del cosmo, Voyager 2 ha avuto la possibilità di visitare quattro pianeti: Giove il 9 luglio 1979; Saturno il 26 agosto 1981; Urano il 24 gennaio 1986 e Nettuno il 25 agosto 1989. Per quanto riguarda Giove e Saturno, la navicella della Nasa ha potuto arricchire e integrare il materiale già trasmesso alla Terra dalla gemella Voyager 1. Invece le informazioni mandate da Urano e Nettuno sono state le prime di sempre, e se oggi è possibile sapere qualcosa su di essi è proprio grazie all’indistruttibile velivolo cosmico attivo dal 20 agosto 1977.

Voyager 2: la sua leggendaria missione non è ancora terminata

Probabilmente nemmeno il più ottimista degli esperti della Nasa avrebbe potuto immaginare che Voyager 2 sarebbe stata così longeva, risultando ancora funzionante in pieno XXI secolo. Dopo essersi allontanata da Nettuno, è andata avanti fino a giungere ai confini del Sistema Solare. Nella giornata dell’11 dicembre 2007, l’Agenzia spaziale americana ha comunicato che la longeva navicella ha oltrepassato il cosiddetto «termination shock», ovvero una zona dello spazio a partire dalla quale il campo magnetico del Sole non ha più alcuna funzione.

Prima di lei lo aveva già fatto Voyager 1 ma, a causa della rottura del rilevatore del vento solare, non era stato possibile confermare l’evento su dati certi. Dunque la gemella partita il 20 agosto 1977 l’ha superata perché, al contrario, ha avuto modo di lanciare segnali, di misurare e rilevare il «termination shock».

In questi anni, dunque, la Voyager 2 non si è mai fermata e per il momento si è imposta come il terzo oggetto spaziale costruito dall’uomo che è riuscito ad allontanarsi maggiormente dalla Terra, preceduto soltanto da Voyager 1 e Pioneer 10. Secondo i calcoli degli scienziati, non dovrebbe riuscire a superare la gemella, mentre entro il 2023 potrebbe consumarsi il sorpasso nei confronti della seconda, anche se comunque bisognerà appurare quale sarà il relativo rallentamento di velocità delle due navicelle.

I record della sonda Voyager 2.

I record e i grandi risultati scientifici inanellati in oltre quarant’anni nel cosmo dalla Voyager 2 non sono ancora finiti. Il 13 agosto 2012 infatti è diventata la sonda più longeva di sempre, andando a battere la Pioneer 6 con il nuovo primato di 34 anni e 340 giorni nello spazio. Nel novembre del 2018 lo strumento tecnologico della Nasa ha segnalato un deciso calo della velocità solare, e da allora non ha più rilevato alcun flusso di questo genere. Il 15 settembre 2019 (dunque siamo ormai all’attualità) è stato appurato che la sonda è arrivata ad una distanza dal Sole pari a 18,214 miliardi di chilometri. Ovviamente, col trascorrere del tempo, la sua velocità di spostamento sta progressivamente rallentando.

Le previsioni sul futuro della sonda spaziale lanciata il 20 agosto 1977

Considerando l’incredibile durata del suo sistema di funzionamento, gli scienziati della Nasa stanno cercando di capire quale potrà essere il futuro della Voyager 2. Il velivolo monta una batteria RTG che dovrebbe smettere di funzionare nel 2025. Le previsioni stilate dagli esperti riportano che, dopo il raggiungimento e l’analisi dell’eliopausa, la navicella dovrebbe essere in grado di portare a termine la missione di studio dello spazio interstellare, spingendosi fino a quello che viene chiamato dagli studiosi il muro di idrogeno (che dovrebbe sorgere tra l’eliopausa e il bow shock).

Dove potrebbe ancora arrivare la Voyager 2.

Invece si ritiene impossibile che la sonda dei record possa fornire dati quando arriverà nei pressi del bow shock perché quasi certamente non sarà più operativa. Stando alle stime, quest’evento dovrebbe verificarsi per il 2052 ma potrebbe avvenire anche oltre, tenendo conto che l’oggetto spaziale col tempo dovrebbe continuare a rallentare la propria velocità di spostamento. Infine la Nasa si è spinta ancora oltre, rivelando che l’inarrestabile Voyager 2 tra circa 40.000 anni potrebbe giungere fino a 1,7 anni luce dalla Stella Ross 248 che si trova nella Costellazione di Andromeda. Invece all’incirca tra 296.000 anni dovrebbe essere in grado di portarsi a 4,3 anni luce dalla stella Sirio che, a sua volta, è lontana 8,6 anni luce dal Sole. Insomma, un’infinita esploratrice dello spazio.

Quarantadue anni fa veniva lanciata la sonda Voyager 2

Ricordiamo che a bordo delle due sonde spaziali del Programma Voyager si trova il Voyager Golden Record, un disco placcato in oro sul quale sono stati registrati suoni e immagini della Terra. Il materiale da inserire nel dispositivo è stato selezionato ormai più di quarant’anni fa da un’apposita commissione capitanata da Carl Sagan. Nella custodia sono state inserite le istruzioni per utilizzare il disco, qualora qualche forma di vita extraterrestre dovesse intercettarlo.

Patrizia Gallina
Patrizia Gallina
Patrizia Gallina è una giornalista e conduttrice sportiva presso le emittenti televisive della Liguria. Conosciuta come scrittrice, attrice, cantante e modella, è nata nella città di Genova. Ha conseguito la laurea in Scienze Umanistiche presso l'Università degli Studi di Genova. Coltivo da sempre la mia passione per l'arte, la fotografia, la moda, il giornalismo e il calcio.

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