La dieta vegetariana è attualmente molto popolare e molto diffusa. Più che una dieta è un vero e proprio stile di vita. Questo regime alimentare è stato adottato e proposto fin dall’antichità da molte figure importanti: da filosofi come Platone, Nietzsche a leader politici come Benjamin Franklin, Ghandi, artisti come Leonardo Da Vinci ma anche da personaggi famosi come Natalie Portman, Bob Marley, Paul McCartney e tanti altri. Anche la scienza appoggia questo regime alimentare in quanto, mediante numerosi studi ed esperimenti, ha dimostrato che seguire una vegetariana aiuta a prevenire la comparsa di malattie e quindi ad avere una vita più sana e più lunga.
Il vegetarianismo, è un regime alimentare che prevede l’eliminazione totale o parziale di tutti i prodotti animali e si divide a sua volta in tanti movimenti che si differenziano in base alla scelta di consumare o no oltre alla carne, prodotti di origine animale come per esempio le uova e il latte. All’interno del vegetarianismo troviamo diverse categorie. Tra le principai vi sono: gli ovo-vegetariani, che includono le uova nella loro alimentazione, i latto-vegetariani, che consumano latte e latticini, i latto-ovo-vegetariani, che consumano entrambi alimenti (uova e latticini) e infine i vegani, cioè quelle persone che escludono totalmente dalla loro dieta la carne e tutti suoi derivati.
Un recente studio dell’Università di Loma, negli Stati Uniti, pubblicato sulla rivista “Jama Internal Medicine” ha dimostrato che i vegetariani sono esposti a un rischio di mortalità inferiore del 12% in sei anni, rispetto alle persone che non seguono una dieta vegetariana.
Anche i regimi alimentari ovo-vegetariani, latto-ovo-vegetariani e pesce-vegetariani (quest’ultimi sono soliti magiare solo pesci oltre ai prodotti di origine animale) hanno dimostrato di avere un indice di mortalità molto basso rispetto alle persone non vegetariane. Numerosi investigatori della salute specialisti nel campo dell’alimentazione, hanno dimostrato che il rischio di morte dei vegani è di un 15% inferiore rispetto alle persone che includono proteine animali nella loro dieta, un 19% per i pesce-vegetariani, un 9% per i latto-ovo-vegetariani e un 8% per i semi-vegetariani. Ciò è dovuto al fatto che la carne e i prodotti di origine animale presentano un livello più alto di grassi e di colesterolo e un livello molto basso di fibre. Per questo motivo, all’assunzione di carne vengono associate molto spesso malattie come il cancro al colon, malattie degli organi, ipertensione, infarti, incidenti cardiovascolari, diabeti, colesterolo, cancro al seno, cancro alla prostata e cancro alle ovaie. Il cancro al seno si originerebbe infatti, nella maggior parte dei casi da una dieta ricca di grassi che stimolerebbe la produzione di estrogeni ad alti livelli provocando lo sviluppo del cancro. Uno studio recente ha dimostrato anche come l’assunzione di alimenti lattei stimoli il cancro alle ovaie; il processo di digestione del lattosio per convertire quest’ultimo in galattosio sarebbe responsabile dei danni alle ovaie e causerebbe la comparsa del cancro.
Numerosi studi epidemiologici e clinici hanno dimostrato anche loro che i vegetariani hanno un 50% di rischio di morte in meno e meno possibilità di essere colpiti da malattie gravi rispetto ai soggetti non vegetariani.
Oltre al cancro, una dieta ricca di carne e di proteine di origine animale può causare l’insorgenza di malattie come i calcoli renali, l’osteoporosi e l’asma bronchiale. Le diete ricche di proteine specialmente di tipo animale, inducono una maggiore concentrazione di calcio e acido urico nelle urine e costituiscono i principali componenti dei calcoli renali. L’osteoporosi viene associata anch’essa a una dieta ricca di carne e proteine animali in quanto quest’ultime contribuiscono a diminuire considerevolmente il calcio nelle ossa.
Nel 1985, uno studio svedese dimostrò, mediante un esperimento su un gruppo di 24 soggetti affetti dall’asma bronchiale, gli effetti benefici della dieta vegetariana per curare gli episodi di asma. Da questo esperimento 22 persone su 24 riscontrarono notevoli miglioramenti con una drastica riduzione degli attacchi di asma e dell’assunzione delle medicine.
Un esempio che dimostra la veridicità di queste teorie scientifiche è la Cina. Qui, il numero dei casi di cancro, soprattutto di cancro al seno e alle ovaie, è visibilmente inferiore rispetto a molti paesi europei o americani in quanto los stile di vita alimentare della popolazione cinese si basa su una dieta equilibrata vegetariana dove prevale il consumo di alimenti vegetali come frutta, verdura e legumi.
La dieta vegetariana riduce quindi il rischio di mortalità precoce in quanto , si tratta di una dieta ricca di fibre e priva di tossine come quelle contenute nella carne o nei prodotti di origine animale.
Tuttavia è importante sapere che per adottare uno stile di vita vegetariano o vegano ed escludere la carne dalla propria dieta è necessario compensare le proteine della carne mangiando regolarmente leguminose e cereali (soia, grano, lenticchie, fagioli, piselli, ecc…). In questo modo si adotterà una dieta vegetariana ma senza privare il corpo delle sostanze nutritive e delle proteine indispensabili per il buon funzionamento del nostro organismo.