giovedì, Aprile 17, 2025

Virus Nipah tra India e Bangladesh: rischio nuova pandemia?

Il virus mortale Nipah si sta diffondendo in India e in Bangladesh. C’è diffusa preoccupazione e ci si chiede se siamo a rischio di una nuova pandemia, dopo il Covid19. Entrambi i Paesi adottano specifiche misure di prevenzione delle malattie trasmissibili. Andiamo a scoprire cos’è, come avvengono diagnosi e trattamento. Come pure quanto è pericoloso questo virus.

Il Virus Nipah

Il Virus Nipah si sta diffondendo in India e in Bangladesh per cui ci si chiede se esiste il rischio di nuova pandemia, dopo il Covid19. Entrambi i Paesi adottano misure per fermarne la trasmissione. Infatti, è un un virus mortale. E si diffonde dai pipistrelli agli esseri umani. Questa malattia è detta anche ‘encefalite di Nipah’ o ‘febbre di Nipah’. E’ appunto zoonotica, e può presentarsi a qualsiasi età.

E’ diffusa nell’Asia meridionale dove sono stati registrati focolai sporadici in seguito all’isolamento del virus risalente al 1999. Appartiene alla famiglia Paramyxoviridae, genere Henipavirus.

Caratteristiche e sintomi

Si manifesta con febbre ed encefalite. Come pure può presentarsi insieme ad una malattia respiratoria. Può essere trasmessa a tutte le età.

L’incubazione varia dai quattro ai 20 giorni. I malati mostrano sintomi, quali:

  • malessere, febbre e dolori;
  • cefalea;
  • mal di gola;
  • tosse grassa;
  • respirazione veloce e difficoltosa;
  • nausea e vomito, a volte associati a vertigini e disorientamento.

I casi gravi possono sfociare in encefalite. Se complicata, il paziente può avere convulsioni, fino al coma. E morte.

Origini del Virus Nipah

Il Virus Nipah compare per la prima volta nel 1998, in Malesia. Poi di nuovo del 2018, più volte. In Bangladesh, si manifestano quasi ogni anno.

Come si trasmette?

Attraverso i pipistrelli della frutta. Questi possono infettare gli uomini mediante esposizione diretta alla loro saliva o ai loro escrementi, compresi i cibi contaminati, in particolare, il succo di palma.

I pipistrelli possono trasmettere il virus a ‘ospiti intermedi’, ovvero i maiali. Questi sviluppano una malattia respiratoria e possono trasmettere il virus agli uomini. Anche gatti, cani e cavalli possono ammalarsi. La trasmissione uomo-uomo, occasionale finora, avviene mediante esposizione ai liquidi del corpo, è stata osservata occasionalmente.

La diagnosi del virus Nipah

Avviene sia attraverso metodi diagnostici per costatarne la presenza sia mediante diagnosi differenziale.

Tecniche diagnostiche

Consistono in:

  • analisi del sangue, isolamento ed identificazione del virus.
  • Dunque, attraverso:
  • colture cellulari;
  • esami sierologici con il saggio immuno-assorbente legato ad un enzima (ELISA) o con anticorpi fluorescenti indiretti (IFA);
  • retro-trascrizione con la reazione a catena della polimerasi (RT-PCR);
  • nel post mortem, si osserva il consolidamento dei polmoni.

Diagnosi differenziale

All’esordio si differenzia e distingue da altre malattie che si presentano con la febbre. Si tende a escludere:

  • polmonite virale;
  • l’influenza e l’encefalite virale

Come si cura?

Per il virus Nipah non sono disponibili farmaci antivirali. Dunque, la terapia è sintomatica. Naturalmente per evitare la trasmissione negli ospedali, i pazienti dovrebbero essere isolati e si dovrebbero adottare tutte le precauzioni del caso. Cioè indossare visiere facciali, maschere chirurgiche, doppi guanti, camici e sopra-camici chirurgici).

La ribavirina è stata usata su pochi pazienti, ma la sua efficacia nei confronti della malattia da virus Nipah non è stata ancora stabilita.

Evoluzione della malattia e prevenzione

Se il quadro clinico peggiora, si arriva alla morte, il cui tasso varia dal 40% al 70%. Dato il rischio zoonotico, gli animali infetti vengono abbattuti. Con conseguente depopolamento degli allevamenti infetti.

I rischi di contrarre l’infezione e della diffusione

Al momento il valore ‘R’ di Nipah, cioè quello che misura la diffusione del contagio in una popolazione è basso, se gli animali infetti dovessero essere trasportati nelle grandi città, aumenterebbe il rischio di trasmissione uomo-uomo. In tal modo, il virus potrebbe evolvere facilmente, innescando una nuova pandemia.

Conclusioni

All’inizio del 2023, in Bangladesh, sono stati confermati dieci casi, a distanza di quelli segnati dal 2011. Sono definiti ‘focolai stagionali’ di infezione da virus Nipah. E sono avvenuti proprio nel periodo della stagione di raccolta della linfa della palma da datteri.

Comunque, dal 2016 è emerso un numero inferiore di casi segnalati a seguito di un’ampia campagna di difesa contro il consumo di linfa grezza di palma da datteri.

Infatti, nei territori a rischio, sono stati attivati protocolli specifici di sorveglianza rafforzate, gestione dei casi, prevenzione e controllo delle infezioni e attuazione di campagne di comunicazione del rischio, attraverso le raccomandazioni e i messaggi dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Dunque, siamo davanti al rischio di una nuova pandemia? I virologi affermano che, stando alla situazione attuale, non c’è il pericolo della diffusione del virus Nepah a livello globale, come accaduto con il Covid19.

https://www.periodicodaily.com/india-nuovo-virus-mortale-nel-paese/

Donatella Palazzo
Donatella Palazzo
Psicologa individuale, familiare e di coppia, e scrittrice. Sessoanalista (Istituto Italiano di Sessoanalisi e Dinamiche Sessuali). Specialista delle Risorse umane. Progettista in ambito sociale e scolastico. Membro dello Staff della Casa Editrice Noitrè. L'attività comprende, tra l'altro, la valutazione dei contributi di prossima pubblicazione, l'organizzazione degli eventi da presentare al pubblico e altro in ambito culturale.

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