sabato, Aprile 19, 2025

Violenze contro gli indigeni: il progetto criminale di Bolsonaro

In Brasile un dato allarmante riguarda l’aumento delle “violenze contro gli indigeni”. 276 in tutto i casi registrati nel 2019, contro i 110 del 2018, in questo caso stiamo parlando di omicidi per esproprio della terra. A questi vanno aggiunti 20 omicidi colposi, 24 tentati omicidi, 33 minacce di morte, 13 lesioni corporali intenzionali. Gli episodi di razzismo e discriminazione culturale etnica denunciati sono 16, 13 gli abusi di potere e 10 le violenze sessuali denunciate durante gli espropri.

Le violenze contro gli indigeni del Brasile fascista ospitante ex nazisti

Molte violenze, molti abusi di potere, molte infrazioni di quelle leggi che uno stato dovrebbe far rispettare, possono anche far perdere la testa. Questo è il caso di quelle persone che subendo soprusi non sono state uccise nel corpo ma nella psiche. Non meno preoccupanti infatti sono i dati riferiti ai suicidi: 133. Per non parlare della mortalità infantile compresa tra 0 e 5 anni, che per mancanza di assistenza sanitaria è di 825. Il Consiglio missionario indigeno Cimi rivela che gli espropri delle terre sono realizzati con invasioni e violenza. “In Brasile si sta consolidando una realtà estremamente perversa e preoccupante contro gli indigeni”. È quanto emerge dal nuovo rapporto annuale sulla violenza contro i popoli indigeni del paese, curato dal Consiglio missionario indigeno Cimi. Rapporto presentato il 30 settembre a Brasilia nel contesto del congresso Gli incendi come programma criminale.

La relazione del Cimi non lascia dubbi

“In questo contesto di distruzione dei territori indigeni, si inseriscono gli incendi che l’anno scorso hanno devastato ampie zone dell’Amazzonia e del Cerrado. Gli incendi infatti sono spesso una parte essenziale di un programma criminale di accaparramento di terreni. In questo programma viene effettuata la pulizia di vaste aree di foresta per consentire la realizzazione di imprese agricole”.

Violenze contro gli indigeni: il fascismo di Bolsonaro

Per il Cimi le responsabilità dirette del Presidente Bolsonaro sono indiscutibili. Bolsonaro è un fascista corrotto che sta perpetrando un vero e proprio genocidio senza intervento internazionale. Il Presidente in carica ha già dichiarato: “dobbiamo mettere le terre delle popolazioni originarie del Brasile a disposizione delle imprese del settore agroalimentare, minerario e forestale”. E il mondo dove è? Un vero atto criminale che ricorda gli espropri nazisti contro gli Ebrei. Il mondo guarda i dati del Cimi ma non interviene!

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