sabato, Aprile 19, 2025

Vertice Governo Regioni su discoteche e sale ballo

Alle 16 di oggi si terrà un vertice tra Governo e Regioni. Per fare il punto su discoteche e luoghi da ballo. Forse verranno sottoscritte nuove misure per contenere il contagio in questi luoghi di ritrovo. Per il governo parteciperanno i ministri Francesco Boccia (Ministro per gli Affari regionali e Autonomie), Roberto Speranza (Ministro della Salute) e Stefano Patuanelli (Ministro dello Sviluppo economico).

Il vertice Governo Regioni adotterà nuove misure

Il Governo non ha mai nascosto l’intenzione di voler chiudere tutti quei locali che stanno facendo salire la curva epidemiologica. Ma un accordo va trovato con le Regioni. Per esempio Veneto ed Emilia Romagna hanno limitato gli accessi alle discoteche. Anche la Basilicata e Calabria hanno chiuso questi locali. Nel Lazio l’assessore alla sanità, Alessio D’Amato, ha dichiarato che la situazione attuale si presenta come quella di maggio scorso. Complice anche un nuovo focolaio di 24 contagi in una casa di cura a Roma.

È chiaro che se la curva della diffusione del virus dovesse continuare a salire si potrebbe decidere a favore di una chiusura generale delle discoteche. Il DPCM del 7 agosto prorogava fino al prossimo 7 settembre le misure minime di contenimento dell’emergenza epidemiologica già in vigore. É possibile per le Regioni disporre in senso contrario. Ovvero, in base alla situazione territoriale, si poteva decidere se sospendere le attività che avevano luogo in sale da ballo, discoteche e locali assimilati all’aperto o al chiuso. Oggi si potrebbe decidere proprio di far valere quel DPCM per la sicurezza.

Il mancato uso della mascherina, assembramenti in attesa dell’entrata nei locali, tutte mancanze di rispetto delle norme anti-Covid. Tutti fatti accertati. Che in molte occasioni hanno portato alla chiusura di locali da parte della Questura. In conclusione possiamo dire che le linee guida del Governo non sono rispettate.

Il vertice di oggi dovrebbe permettere l’adozione di misure condivise per tutte le regioni. I numeri dei contagi obbligano a questo punto una regolamentazione di alcune attività.  

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