mercoledì, Aprile 16, 2025

Verdetto Floyd: procuratore generale USA apre indagine sulla polizia

Dopo il verdetto Floyd, dove l’ex agente di polizia Derek Chauvin è stato riconosciuto colpevole dell’omicidio dell’afroamericano, il procuratore generale USA Merrick Garland ha annunciato l’apertura di un’indagine sul Dipartimento di polizia di Minneapolis. L’indagine servirà per far luce se il Dipartimento si è impegnato in pratiche della polizia illegali. Intanto al Congresso si discute di una possibile riforma della polizia.

Verdetto Floyd: procuratore generale apre un’indagine?

Il giorno dopo che l’ex agente di polizia di Minneapolis Derek Chauvin è stato riconosciuto colpevole dell’omicidio di George Floyd, il procuratore generale degli USA Merrick Garland ha annunciato che il Dipartimento di Giustizia ha aperto un’indagine approfondita sulle pratiche di polizia del dipartimento di Minneapolis.  Garland, durante una conferenza stampa, ha affermato: “Il verdetto di ieri nel processo penale non affronta potenziali questioni sulla brutalità della polizia a Minneapolis. Quindi annuncio che il Dipartimento di Giustizia sta aprendo un’indagine civile. Servirà a determinare se il Dipartimento di polizia di Minneapolis si impegna in un modello o pratica di polizia incostituzionale o illegale”.

Il Dipartimento di Giustizia indagherà se Chauvin e gli altri ufficiali coinvolti nella morte di Floyd abbiano violato i suoi diritti civili.  Garland ha detto che l’indagine esaminerà le pratiche utilizzate dalla polizia, compreso l’uso eccessivo della forza, in particolare durante le proteste. Inoltre verificherà se il dipartimento si impegna in comportamenti discriminatori.

Il Dipartimento di Giustizia aveva già preso in considerazione l’apertura di un’indagine

Il Dipartimento di Giustizia aveva già in precedenza preso in considerazione l’apertura di un’indagine sul dipartimento di polizia subito dopo la morte di Floyd. L’allora procuratore generale Bill Barr era riluttante a farlo in quel momento. Barr temeva che potesse causare ulteriori divisioni nelle forze dell’ordine tra le proteste diffuse e disordini civili.

Cosa succederà dopo la sentenza Chauvin?

Chauvin dovrebbe cercare di ribaltare la sua condanna per omicidio di secondo e terzo grado e omicidio colposo. Potrebbe sostenere che la giuria è stata pregiudicata dalla copertura dei media. Ma anche da un accordo di 27 milioni di dollari altamente pubblicizzato nel caso civile portato dalla famiglia di George Floyd. I suoi avvocati avranno 60 giorni per notificare al tribunale un appello programmato. Questo potrebbe comportare l’annullamento di tutte o alcune delle accuse, in particolare l’accusa di omicidio di secondo grado, che comporta una pena massima di 40 anni. Tuttavia, gli esperti legali ritengono che la possibilità di Chauvin di un appello di successo siamo molto scarse.

Verdetto Floyd: il Congresso cerca un accordo sulla riforma della polizia

Dopo la condanna di Chauvin, il Congresso è sotto crescente pressione affinché raggiunga un accordo sulla riforma della polizia. I democratici ritengono che il verdetto abbia dato lo slancio per raggiungere un accordo sulla riforma della polizia. Repubblicani e democratici stanno avviando colloqui sempre più intensi nella speranza di raggiungere un accordo bipartisan. Tuttavia, non è scontato che le parti riescano raggiungere un accordo. L’anno scorso infatti, nonostante l’aumento di omicidi da parte della polizia, GOP e Dem non sono riusciti a raggiungere un accordo bipartisan.


Processo Chauvin: ex agente dichiarato colpevole per omicidio Floyd

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