In Venezuela sono stati sospesi i risultati delle primarie presidenziali dell’opposizione nonostante un accordo elettorale tra governo e opposizione che consente a ciascuna parte di scegliere il proprio candidato.
Venezuela: sospesi i risultati delle primarie dell’opposizione
Il Tribunale Supremo di Giustizia del Venezuela ha annunciato di aver sospeso i risultati delle primarie presidenziali dell’opposizione, tenutesi il 22 ottobre. La decisione è stata presa nonostante un accordo elettorale tra governo e opposizione che consente a ciascuna parte di scegliere il proprio candidato. La sentenza attirerà l’ira degli USA, che dopo l’accordo elettorale hanno revocato alcune sanzioni sull’industria petrolifera e del gas e sul commercio di obbligazioni. Il Dipartimento di Stato americano ha già affermato che ripristinerà le sanzioni se il governo del presidente Nicolás Maduro non revocherà i divieti su alcuni candidati dell’opposizione e non libererà i prigionieri politici e gli americani “ingiustamente detenuti” entro la fine di novembre.
Nei giorni scorsi, il governo venezuelano aveva aperto un’indagine sulle primarie dell’opposizione per presunte frodi. Tuttavia, l’opposizione e la vincitrice delle primarie, María Corina Machado, hanno ripetutamente insistito sul fatto che il voto del 22 ottobre fosse trasparente ed equo. Sia l’indagine che la sentenza arrivano su richiesta del deputato José Brito, che secondo la Corte voleva partecipare alle primarie. Brito non appartiene a nessuno dei partiti che vi hanno preso parte. La Corte ha anche fatto notare che la vincitrice Machado è stata ritenuta non adatta a ricoprire cariche pubbliche. Machado, considerata una delle favorite per sfidare l’attuale presidente Maduro, è stata squalificata dalla candidatura per un periodo di 15 anni con l’accusa di “promozione di sanzioni”.
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