Oggi è stata presentata a Washington una proposta di legge per l’abrogazione del Clean Power Plan. Il piano rappresenta uno dei provvedimenti più importanti della politica ambientale voluta da Barack Obama, non condivisa dal suo successore Donald Trump. L’attuale Presidente degli Stati Uniti, infatti, ha optato per un decisivo cambio di rotta nelle politiche ambientali del paese, venendo meno agli impegni assunti sul piano internazionale e smantellando a poco a poco l’apparato legislativo costruito nelle precedenti legislature dal su predecessore Obama.
Il Clean Power Plan, rappresentava uno dei punti cardine della politica ambientale di Obama. Il Piano, introdotto nel 2005, consisteva in una serie di provvedimenti volti a diminuire le emissioni di gas serra relativamente al settore della produzione di energia elettrica, in particolare imponeva alle centrali termiche di ridurre le proprie emissioni di CO2 del 32 entro il 2030. L’obiettivo alla base era quello di favorire il processo di transizione dalla produzione di energia da combustibili fossili verso un sempre maggiore utilizzo delle fonti alternative per la produzione energetica.
I benefici del Piano si sarebbero visti non solo in termini ambientali, ma anche economici e della salute pubblica. Il piano avrebbe impedito 90.000 attacchi di asma infantile, evitato la perdita di 300.000 giornate di lavoro e scolastiche e prevenuto ben 3.600 morti premature all’anno, prodotto 20 miliardi di dollari in benefit climatici, e tra i 13 e i 14 miliardi di benefit dovuti ai vantaggi per la salute. Inoltre dal punto di vista del risparmio energetico le bollette elettriche degli americani sarebbero scese di circa 85 dollari l’anno facendo risparmiare loro un totale di 155 miliardi di dollari nei prossimi 10 anni.
Ad annunciare il provvedimento è stato il direttore dell’Environmental Protection Agency Scott Pruitt, figura esemplificativa per comprendere gli indirizzi politici di Obama in materia Ambientale. Pruitt, un avvocato originario del Kentucky, si è fatto conoscere soprattutto per la negazione sul ruolo dei gas serra al riscaldamento globale, e per essere stato un dei principali sostenitori dell’uscita degli Stati Uniti dagli accordi sul clima di Parigi. Inoltre è noto il suo stretto rapporto con alcune delle principali compagnie petrolifere americane. Priutt ha annunciato anche l’eliminazione degli incentivi fiscali per le energie rinnovabili.
La decisione ha causato la protesta delle associazioni ambientaliste. Particolarmente dura la reazione di Greenpeace USA, affidata alle parole di Kelly Mitchell, direttrice per il clima, che ha commentato cosi:
“Scott Pruitt è un pericoloso ragazzo dei corrotti combustibili fossili, la cui eredità come capo dell’Environmental Protection Agency sarà una catastrofica distruzione ambientale. Questo annuncio è l’ultimo e probabilmente il peggior esempio della sua volontà di fare favori all’industria a scapito del popolo americano. Per colpa di Scott Pruitt, dovremo lavorare più duramente per fermare gli effetti peggiori del cambiamento climatico, ma la gente per il clean power alla fine vincerà su questi disperati stratagemmi.”
Michael Brune direttore esecutivo della Sierra Club, la più grande associazione ambientalista americana, usa parole particolarmente dure per commentare la decisione. Queste le sue affermazioni:
“Con questa notizia, Donald Trump e Scott Pruitt sprofondano nell’infamia per lanciare uno dei peggiori attacchi di sempre alla salute pubblica, al nostro clima e alla sicurezza di ogni comunità negli Stati Uniti. I danni causati dalla volontà ignorante di Trump avranno ora una miriade di volti umani, perché propone di abolire un piano che impedirebbe migliaia di morti premature e decine di migliaia di attacchi di asma infantile ogni anno. Poiché la crisi climatica ha reso tempeste come Harvey, Irma e Maria esponenzialmente peggiori, la decisione di Trump di attaccare l’azione climatica attraverso questa prevista abrogazione è esponenzialmente più pericolosa per le nostre famiglie. Abrogando abrogato il Clean Power Plan, l’Amministrazione di Trump abbandonerà un piano economico, flessibile, salva-vite che riduce il pericoloso inquinamento da carbonio dalle centrali elettriche, per dare all’industria dei combustibili fossile un free pass per emettere inquinanti l’aria, mentre le nostre famiglie ne pagano il prezzo”.