venerdì, Aprile 18, 2025

Università del Queensland in Austrialia: vaccino Coronavirus pronto in sei mesi

Mettere assieme un vaccino durante una epidemia è una impresa che la Scienza stessa definisce come troppo tardi. Tuttavia nel 2020 tre grosse entità scientifiche ci stanno provando lavorando giorno e notte, da quando a gennaio le autorità cinesi hanno pubblicato per la prima volta sul sito della GeneBank la sequenza genetica di CoV 2019.

Il supporto principale alla ricerca è arrivato da una organizzazione no-profit Coalition for Epidemic Preparedness Innovations (Cepi) che il 23 gennaio scorso si è dichiarata pronta a finanziare la ricerca di tre aziende con 12,5 milioni dollari americani, affinché venga al più presto trovato un vaccino che contrasti il coronavirus.

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Un vaccino è un composto chimico in grado di stimolare le reazioni immunologiche del nostro corpo a un determinato virus. E questo cercando di limitare al minimo possibile le complicanze mediche. Realizzarlo è’ frutto di una ricerca biologica e medica, svolta solitamente studiando le proteine che sono sulla superficie del virus o le tecniche di RNA.

Svilupparne uno avendo in mano materiale biologico affetto, non è di per sé una procedura lunga. E può essere compiuta anche in meno di una settimana con le moderne tecniche. Il momento della verità per un vaccino, però, è la fase sperimentale. Inizialmente condotta su animali. Senza aver superato questa fase non si può dire di avere in mano un vaccino valido e commercializzabile.

Tra le aziende finanziate dal Cepi ci sono la americana Inovio, famosa per il vaccino per la Mers, che sta lavorando sulla sintesi del DNA virale preso su materiale biologico infettato cinese e l’Università del Queensland, in Australia, che ha annunciato di essere vicina al rilascio in sei mesi del vaccino, al termine della fase di sperimentazione.

L’Università ha studiato un vaccino che si basa sull’ingegnerizzazione delle proteine virali e si sente molto confidente che il suo prodotto supererà la fase dei test su animali in tempi brevi.

Sul sito dell’Università si legge:

Head of University’s School of Chemistry and Molecular BiosciencesProfessor Paul Young said The University of Queensland had novel technology for the rapid generation of new vaccines from the knowledge of a virus’s genetic sequence information. The team hopes to develop a vaccine over the next six months, which may be used to help contain this outbreak,” he said. “The vaccine would be distributed to first responders, helping to contain the virus from spreading around the world.”

Il responsabile della scuola dell’Università del Queensland di chimica e bioscienze molocolari Professor Paul Young dice di avere novità su una veloce realizzazione di un nuovo vaccino basato sulla sequenza genetica del virus. Il team si augura di svilupparlo ne giro di sei mesi, cosi da essere utile ad arginare l’epidemia. Il vaccino verrà distribuito ai primi che ne necessitano, aiutando a fermare la sua diffusione nel mondo.

Aspettiamo fiduciosi e crediamo nella scienza e nei fatti. Ricordiamo che il virus è pericoloso perché nuovo e perché pare diffondersi in modo allarmante. Ciò non significa che non lo sia una normale influenza in un quadro clinico severo. Consigliamo un atteggiamento cauto che valga per tutti come precauzione, ma sopratutto per chi già soffre di patologie respiratorie, sulle quali il virus attacca principalmente.

Francesca Tricarico
Francesca Tricaricohttps://www.associazioneilari.it/blog/huston-abbiamo-1-problema
Laureata in Linguistica a Milano, mamma di un ragazzo Asperger, mi occupo di raccontare la neuroatipicità in diversi canali: nel mio blog Hustonabbiamo1problema, nel sito www.associazioneilari.it e tramite l'edizione di giornali e brochure informative come ad esempio "AtipicaMente - pensieri atipici in movimento". Insegno presso il Master Educatore Esperto alle Disabilità Funzionali e Multifunzionali dell'università di Verona, modulo "Autismo testimonianze operative", occupandomi di raccontare le famiglie con disabilità dall'interno. Autore di AtipicaMente pubblicazione di Associazione Genitori I Lari che da voce alle persone neuroatipiche e a chi le affianca in modo etico.

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