sabato, Aprile 19, 2025

Unità d’Italia: cosa significa oggi?

Il 17 marzo 1861 fu proclamata l’unità d’Italia, dopo secoli di dominazione straniera e lunghe battaglie. Oggi il Bel Paese compie 160 anni e sorge spontaneo chiedersi se è ancora un paese unito, dato il periodo storico in cui viviamo.

Che cos’è stata l’unità d’Italia?

La legge 4671 del 17 marzo 1861 attribuiva a Vittorio Emanuele II il titolo di Re d’Italia. Questo atto giuridico dichiarava la nascita dello stato. Successivamente nel 1866 si è aggiunto il Veneto, nel 1870 avvenne l’annessione di Roma ed infine dopo la prima guerra mondiale, Friuli, Trentino-Alto Adige e la penisola Istriana si aggiunsero al mosaico regionale, completando l’unificazione italiana. Tanti avvenimenti hanno segnato il nostro paese, mostrando delle differenze che mettevano in difficoltà l’unità nazionale, non in senso geopolitico. Un’esempio potevano essere la questione meridionale o il divario economico tra Nord e Sud.

L’unità d’Italia in tempi di pandemia

Come scrive il giurista Mauro Barberis su Il Fatto Quotidiano, l’unità d’Italia è un concetto difficile da definire a 160 anni di distanza, in piena pandemia. Secondo il giurista non ci unisce il web, perché possiamo essere in patria o all’estero, né tanto meno le città, le regioni o l’Unione Europea, ma la speranza di un futuro migliore, la voglia di vedere la luce in fondo al tunnel. Nel 2021, il popolo italiano è unito nella volontà di accedere ai vaccini, di poter tornare alla vita pre-covid e di sbloccare e spendere nel migliore dei modi i fondi europei del Recovery plan. Oggi giorno il ritorno alla normalità rappresenta la nuova riunificazione italiana.

L’unità Dantesca

Un importante elemento d’unità nazionale sempre attuale ed imprescindibile è la lingua italiana. Infatti il 13 settembre 2021 ricorrerà il 700° anniversario dalla morte di Dante, sommo poeta e padre della lingua italiana. Il 2 ottobre 2020, il ministro dei beni culturali Dario Franceschini ha ribadito che la figura di Dante ci aiuta a “rendere viva l’identità nazionale”.

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