sabato, Aprile 19, 2025

Uniba lancia il nuovo Corso in Diritto dello Sviluppo Stostenibile

Il nuovo Corso di laurea Magistrale Diritto dello sviluppo sostenibile è stato lanciato in questi giorni e sarà attivo dal prossimo anno accademico 2020/2021. Il nuovo indirizzo dell’Università Degli Studi di Bari “Aldo Moro” risponde alla crescente domanda di formazione, proveniente da imprese e amministrazioni pubbliche, alla ricerca di esperti con competenze giuridiche approfondite dello sviluppo sostenibile, articolato nei diversi aspetti ambientali, etici e sociali.

Giurisprudenza Bari

Le competenze giuridiche trasversali, integrate con le conoscenze economiche necessarie alla gestione dello sviluppo sostenibile sul piano dell’applicazione del diritto, la conoscenza della lingua inglese e dell’informatica, permetteranno al laureato affrontare e risolvere questioni inerenti lo sviluppo sostenibile che si presentano nella quotidianità delle attività di imprese e di enti pubblici e privati.

Il corso è strutturato in due curricula:

  • “Mercati, impresa e sviluppo sostenibile” che approfondisce i profili giuridici dello sviluppo sostenibile legati alle attività delle imprese e degli enti che operano in ambito economico e del no profit.
  • “Diritti fondamentali, istituzioni e sostenibilità” approfondisce le tematiche giuridiche dello sviluppo sostenibile di interesse per amministrazioni pubbliche a livello locale e nazionale e per le organizzazioni sovranazionali.

Nel secondo anno è previsto  un periodo di tirocinio curricolare obbligatorio (pari a 6 CFU), presso aziende o enti convenzionati, in cui lo studente mette in pratica le competenze acquisite durante il percorso di formazione.

Per essere ammessi al Corso di Laurea magistrale in Diritto dello sviluppo sostenibile è necessario essere in possesso di una laurea triennale conseguita nella classi ex DM 270/2004 in: Scienze giuridiche (L-14); Giurisprudenza (LMG/01); Scienze dell’Economia e della Gestione Aziendale (L-18); Scienze economiche (L-33); Scienze dell’Amministrazione e dell’Organizzazione (L-16); Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali (L-36); Servizio sociale (L-39) – ovvero nelle corrispondenti classi ex DM 509/1999.

Principalmente sono due le nuove figure professionali a cui sono riservati importanti sbocchi lavorativi:

1) Esperto legale per lo sviluppo sostenibile per le imprese svolge attività di consulenza sugli aspetti legali finalizzati ad orientare le imprese e gli enti privati no profit verso lo sviluppo sostenibile delle imprese nei diversi comparti produttivi, nonché degli enti anche senza scopo di lucro.

2)Esperto legale per lo sviluppo sostenibile nelle pubbliche amministrazioni a livello locale e nazionale, nelle organizzazioni internazionali (governative e non governative), negli uffici dell’Unione Europea. Ha una preparazione adeguata a svolgere attività di taglio legale, di tipo amministrativo e gestionale, dirette a risolvere e gestire questioni giuridiche di diritto nazionale, europeo e internazionale inerenti gli obiettivi di  sviluppo sostenibile in amministrazioni pubbliche ed enti pubblici locali, organizzazioni internazionali e dell’Unione Europea, organizzazioni non governative, enti no profit e autorità indipendenti.

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