giovedì, Aprile 17, 2025

Un approccio innovativo per mitigare il cambiamento climatico utilizzando i sottoprodotti del cioccolato

Il cioccolato è uno dei prodotti più popolari e deliziosi al mondo, ma ha anche un potenziale sorprendente per aiutare a combattere il riscaldamento globale.

Come? Utilizzando gli scarti della produzione del cioccolato – i gusci di cacao – per creare una sostanza chiamata biochar, in grado di sequestrare l’anidride carbonica e arricchire i terreni.

Cos’è il biochar e come funziona?



Il biochar è un materiale nero e poroso che viene prodotto riscaldando materia organica, come residui vegetali o letame animale, in un ambiente a basso contenuto di ossigeno, come riporta Phys.org.

Questo processo, noto come pirolisi, impedisce alla materia organica di decomporsi e di rilasciare anidride carbonica nell’atmosfera.

Il carbonio viene invece bloccato all’interno del biochar, che può essere utilizzato come ammendante del suolo o come ingrediente del cemento verde.

Il biochar ha molti vantaggi per l’ambiente e l’agricoltura. Può immagazzinare carbonio per secoli, riducendo le emissioni di gas serra e mitigando i cambiamenti climatici.

Può anche migliorare la fertilità del suolo, la ritenzione idrica, il ciclo dei nutrienti e la resa delle colture.

Inoltre, può ridurre l’erosione del suolo, l’inquinamento e le emissioni di gas serra prodotte da fertilizzanti e pesticidi.

Secondo l’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) delle Nazioni Unite, il biochar potrebbe essere utilizzato per catturare 2,6 miliardi dei 40 miliardi di tonnellate di CO2 attualmente prodotti dall’umanità ogni anno.

Come si inserisce il cioccolato in questo quadro?


Il cioccolato si ottiene dalle fave di cacao, che vengono raccolte dai baccelli dell’albero del cacao.

Le fave vengono poi fermentate, essiccate, tostate e sgusciate per produrre i nibs di cacao, che vengono macinati in liquore, burro e polvere di cacao.

I gusci, che costituiscono circa il 12% del peso dei semi di cacao, vengono solitamente scartati come rifiuti o utilizzati come mangime per animali o pacciame.

Tuttavia, alcune aziende innovative hanno trovato un modo per trasformare i gusci di cacao in biochar.

Una di queste è Circular Carbon, una start-up tedesca che gestisce uno dei più grandi impianti di biochar in Europa.

L’impianto riceve i gusci di cacao da una vicina fabbrica di cioccolato attraverso una rete di tubi e li converte in biochar mediante pirolisi.

Il biochar viene poi venduto agli agricoltori locali o utilizzato per produrre cemento verde.

L’amministratore delegato di Circular Carbon, Peik Stenlund, afferma che la sua azienda sta “invertendo il ciclo del carbonio” trasformando i gusci di cacao in biochar.

Una tonnellata di biochar può immagazzinare l’equivalente di 2,5-3 tonnellate di CO2. L’azienda produce anche biogas dal processo di pirolisi, che viene rivenduto alla fabbrica di cioccolato.

Circular Carbon non è l’unica a sfruttare l’energia dei gusci di cacao.

In Ghana, il secondo produttore mondiale di cacao, un’azienda chiamata Biochar Farms sta lavorando con i piccoli agricoltori per produrre biochar dai gusci di cacao e da altri rifiuti agricoli.

Il biochar viene poi utilizzato per migliorare la qualità del suolo e aumentare la resa delle colture su terreni degradati.

Quali sono le sfide e le opportunità?


Se da un lato il biochar offre una soluzione promettente per combattere il cambiamento climatico e aumentare la sicurezza alimentare, dall’altro deve affrontare alcune sfide e limitazioni.

Una di queste è l’aumento della produzione e dell’uso per avere un impatto significativo sulle emissioni globali di carbonio. Ciò richiederebbe più ricerca, investimenti, infrastrutture e sostegno politico.

Un’altra sfida consiste nel garantire che la produzione di biochar non entri in competizione con la produzione alimentare o provochi la deforestazione.

Il biochar dovrebbe essere prodotto da fonti sostenibili di biomassa che non incidano sulla sicurezza alimentare o sulla biodiversità.

I gusci di cacao sono una materia prima ideale per il biochar perché sono abbondanti, rinnovabili e non hanno altri usi.

Tuttavia, la stessa produzione di cacao è minacciata dai cambiamenti climatici, poiché l’aumento delle temperature e il cambiamento dei modelli di precipitazioni influiscono sulla crescita e sulla resa degli alberi di cacao.

Gli alberi di cacao sono sensibili al calore e alla siccità e richiedono condizioni climatiche specifiche per prosperare.

Secondo uno studio del Centro Internazionale per l’Agricoltura Tropicale (CIAT), la produzione di cacao potrebbe diminuire fino al 50% entro il 2050 a causa dei cambiamenti climatici.

Pertanto, il biochar da solo non può salvare il cioccolato dalla scomparsa.

Sono necessarie altre strategie di adattamento per aiutare i coltivatori di cacao a far fronte ai cambiamenti climatici, come lo sviluppo di varietà resistenti alla siccità, la diversificazione delle colture, il miglioramento della gestione dell’ombra e il miglioramento dell’accesso ai mercati e alle informazioni.

Il biochar potrebbe essere parte di un approccio olistico per rendere la produzione di cioccolato più sostenibile e resiliente di fronte ai cambiamenti climatici.

Utilizzando i gusci di cacao come fonte di biochar, gli amanti del cioccolato potrebbero godersi la loro delizia preferita e allo stesso tempo contribuire a un pianeta più verde e più sano.

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