lunedì, Aprile 14, 2025

Un altro grattacapo per Trump. Anche Miami sarà inghiottita dal mare?

Come la nostra Venezia, anche l’area di Miami Beach rischia di essere inghiottita dal mare. Il surriscaldamento globale e il conseguente scioglimento dei ghiacci della calotta polare artica e della Groenlandia stanno facendo innalzare il livello dei nostri oceani. Molti paesi si trovano in terre attualmente al di sotto della linea prevista dagli scienziati come livello di alta marea raggiungibile in circa 50 anni.

Tutta la zona costiera dell’area di Miami Beach sta già vivendo una situazione allarmante. Le strade invase dall’acqua ci rimandano le immagini di Venezia semi sommersa.

Molti abitanti lamentano pavimenti delle case crollati e voragini nelle strade con automobili sprofondate.

L’oceanografo William Sweet afferma che le conseguenze devastanti dell’innalzamento dei mari avviene molto prima che l’acqua raggiunga i primi scalini della porta di casa. L’acqua distrugge e devasta le fondamenta e quando la vediamo in superficie i danni causati sono già incalcolabili.

Le proprietà di Trump in pericolo

Anche lo statunitense Tycoon Donal Trump si dichiara estremamente preoccupato. Possiede svariate proprietà al largo di Miami: la tenuta di Mar-a-Lago a Palm Beach, sei palazzi residenziali a Sunny Isles e un complesso condominiale a Hollywood.

Miami inghiottita dal mare

Pur sensibilizzando la popolazione ad una riduzione significativa dell’emissione di gas serra, l’innalzamento del livello del mare non è retrocesso. Tutto il pianeta ne è coinvolto, ma in special modo gli abitanti delle coste della Florida meridionale. Il NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration) ha calcolato un innalzamento di 9 mm all’anno nell’ultimo decennio solo nell’area di Miami Beach.

Può non sembrare molto, invece dietro ai 9 mm annui si nascondono maree sempre più alte, dove ogni singolo millimetro fa la differenza.

Anche la spiaggia viene di anno in anno erosa e risucchiata dal mar. Difficile immaginare Miami Beach senza più la distesa di sabbia che la caratterizza.

Le nuove strutture vengono costruite ad un’altezza che va dai 60 ai 120 cm, per cercare di evitare il ristagno di acque che ospitano miliardi di fastidiosissimi mosquitos (insetti).

Una previsione difficile

E’ difficile anche per gli scienziati prevedere uno scenario esatto di ciò che accadrà e fra quanto tempo. Le variabili da prendere in considerazione sono molteplici. Se la Cina e gli USA tornassero ad emettere gas serra senza limitazioni? Se i più grandi vulcani tornassero ad eruttare? E se i ghiacciai dovessero sciogliersi sempre più velocemente?

I prossimi 10 anni saranno dunque fondamentali nella gestione del surriscaldamento del globo. 340 milioni di persone nei prossimi 80 anni potrebbero essere costrette ad abbandonare le loro case, a meno che non avvenga un’inversione di tendenza tanto richiesto dall’attivista Greta Thumberg sulla salvaguardia del clima.

Le pandemie potrebbero essere d’aiuto

L’emergenza sanitaria e il lockdown degli ultimi mesi avevano prodotto sorprendentemente una nota positiva, il notevole abbassamento dei livelli di inquinamento nell’aria. Sembrerebbe assurdo pensare che Miami Beach e Venezia si possano salvare solo con l’avvento di nuove pandemie.  

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