Prosegue la guerra in Ucraina, dove le forze russe hanno sequestrato un convoglio umanitario vicino a Mariupol. Il presidente ucraino Zelensky ha affermato che i civili a Mariupol stanno affrontando condizioni disumane, senza cibo, acqua e medicinali. Intanto, il presidente americano Joe Biden si recherà a Bruxelles dove annuncerà, insieme agli alleati, nuove sanzioni contro la Russia.
Ucraina: sequestrato un convoglio umanitario?
Perseguono i bombardamenti in Ucraina. Le forze armate ucraine continuano a difendere le città di Mariupol e Chernihiv dall’avanzata delle forze russe. A Mariupol peggiora anche la crisi umanitaria. Secondo quanto riferito dal presidente ucraino Zelensky, centomila persone sono rimaste intrappolate nella città. Inoltre Zelensky ha riferito che i russi hanno sequestrato un convoglio umanitario di 11 autobus diretti a Mariupol. “Dipendenti del servizio di emergenza e autisti sono stati fatti prigionieri”, ha detto il presidente ucraino, che poi ha lanciato un appello alla Russia di consentire corridoi umanitari sicuri sottolineando che i civili stanno affrontando condizioni disumane. Zelensky ha anche affermato che i negoziati con Mosca sono molto difficili, ma che Kyiv continua a lavorare a diversi livelli per spingere la Russia verso la pace.
Biden si recherà a Bruxelles
Intanto, il presidente americano Joe Biden – atteso domani a Bruxelles per partecipare al vertice NATO, all’incontro con i leader del G7 e al Consiglio europeo – ha annunciato che imporrà nuove sanzioni che coinvolgeranno più di 300 legislatori della Duma di Stato, la Camera bassa del parlamento russo. Il Consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan, ha riferito che Biden si coordinerà con gli alleati per imporre nuove sanzioni alla Russia. Sullivan ha tuttavia rifiutato di fornire dettagli su sanzioni specifiche. Ha detto che non avrebbe anticipato l’annuncio che sarà giovedì insieme agli alleati degli USA. Secondo indiscrezioni, Biden dovrebbe però chiede agli alleati europei di vietare le importazioni di petrolio e gas dalla Russia, cosa che Washington ha già fatto ma che l’Europa non ha aderito a causa della sua dipendenza dall’energia russa.
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