martedì, Aprile 15, 2025

Ucraina-Russia, USA e UE rispondono: continuano le sanzioni verso Mosca

Intorno alle 137 vittime. Il bilancio provvisorio riportato dal presidente ucraino Zelensky riguardo la prima giornata di combattimenti post invasione russa dell’ Ucraina mostra degli scenari che il mondo intero non vorrebbe vedere. Mentre le forze russe entrano a Kiev attaccando strutture militari di tutto il paese l’ Occidente si trova in una delle posizioni più complicate che abbia mai rivestito negli ultimi decenni. L’attacco ad un paese che non fa parte della NATO lega le mani al blocco occidentale che non sembra assolutamente intenzionato a mettere sul campo forze sul territorio ucraino.

Ucraina – Russia: una guerra combattuta sul fronte finanziario

Mentre i leader di tutto il mondo richiedono il cessate il fuoco e la fine di una “guerra senza senso”, le truppe russe sembrano ormai entrate ufficialmente a Kiev mettendo a ferro e fuoco la capitale ucraina. Le reazioni dell’ Occidente, al momento, non sembrano interessare il lato militare ma strettamente economico. Da parte di USA e UE, negli ultimi giorni, sono state tante le sanzioni varate nei confronti di aziende, banche e personalità appartenenti al mondo russo. Addirittura, durante la conferenza tenutasi ieri sera (19.30 ora italiane), il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden non ha escluso la possibilità di sanzionare direttamente Vladimir Putin.

Lo strumento delle sanzioni

Sanzioni contro Mosca non sono sufficienti. Noi soli a difenderci” le parole di Zelensky mostrano una situazione drammatica e che necessita di un diretto intervento economico e sanzionatorio da parte dell’Occidente. Negli ultimi giorni le potenze europee e gli Stati Uniti si sono mossi su questo fronte rilasciando pesanti pacchetti di sanzioni nei confronti della Russia e dei suoi oligarchi. La vera arma della Russia rimane il gas e la distribuzione di questo bene in Europa. Paesi come l’Italia, a causa della quasi totale mancanza di fonti energetiche secondarie, dipende interamente dal gas russo. Ciò potrebbe portare a moltissimi problemi sull’approvvigionamento e un aumento non indifferente dei prezzi. Insomma, Putin potrebbe (ed è in parte quello che sta facendo) usare il gas come arma per tenere in pugno l’Europa.

Mentre si continua a discutere dell’ (improbabile) esclusione della Russia dall’ Accordo Swift (sistema internazionale di transazioni), UE e USA hanno rilasciato negli ultimi giorni quelli che sono i primi pacchetti sanzionatori verso il paese.

USA: dal dimezzamento dell’export tecnologico alle sanzioni alla “cerchia di Putin”

Nella conferenza stampa di ieri sera (19:30 ora italiana) Joe Biden ha annunciato direttamente dalla Casa Bianca ulteriori sanzioni economiche. Il pacchetto interessa, non solo banche e grandi aziende, ma anche singoli soggetti direttamente collegati a Vladimir Putin. Sanzioni che sembrano essere il trampolino di lancio per qualcosa di ancor più consistente che potrebbe essere annunciato se la Russia decidesse di continuare la sua “crociata” sul territorio ucraino. La prima sanzione annunciata da Biden interessa 4 banche russe statali (tra cui il colosso Vtb Bank) per un totale di mille miliardi di dollari. Restrizioni anche sui prestiti del mercato americano a 13 imprese russe (banche, trasporti, settore energetico).

Restrizioni anche per quanto riguarda il mondo dell’export: Joe Biden ha annunciato il dimezzamento dell’ esportazione di componenti tecnologiche dagli Stati Uniti alla Russia. Colpiti, inoltre, anche diversi membri del “cerchio magico” di Vladimir Putin. Ad entrare nel mirino americano sono stati: il capo di Rosneft Igor Sechin e suo figlio Ivan (dirigente della stessa azienda); l’ex ministro della difesa Serghiei Ivanov e suo figlio Serghiei (presidente e ceo di Alrosa; il segretario del consiglio di sicurezza nazionale Nikolai Patrushev insieme a suo figlio Andrei (dirigente di Gazprom Neft); Andrei Puchkov e Yuri Soloviev (dirigenti della vtb bank).

UE: un pacchetto ancora in via di sviluppo

Più blande le restrizioni messe in atto dall’ UE. E’ da chiarire che le ultime restrizioni varate risalgono a qualche giorno fa. La Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha dichiarato quanto siano pronte e previste per le prossime ore delle “sanzioni durissime bloccheranno la crescita russa“. Per ora, le sanzioni attualmente in auge, interessano principalmente le regioni del Donetsk e Luhansk e la Duma russa. Diversi gli attacchi personali lanciati tra cui quelli ai 351 membri della Duma russa presenti il 15 Febbraio e che hanno votato a favore dell’appello di indipendenza delle regioni del Donetsk e Luhansk. Ulteriori sanzioni anche nei confronti di altre 27 persone interessate e coinvolte nella delegittimazione dell’ integrità nazionale dell’Ucraina. Dal punto di vista economico invece, cercano di colpire uno spettro un pò più ampio. Nelle zone non controllate dal governo ucraino nelle regioni del Dombass previste importanti sanzioni economiche. La Russia invece sarà limitata sia dal punto di vista statale che governativo ad accedere a mercati finanziari e capitali UE. Da qualche ora è stato rilasciato un nuovo pacchetto di sanzione che colpiranno:

  • il settore finanziario
  • i settori dell’energia e dei trasporti
  • i beni a duplice uso
  • il controllo e il finanziamento delle esportazioni
  • la politica in materia di visti
  • ulteriori inserimenti in elenco di cittadini russi
  • nuovi criteri di inserimento in elenco

Guerra Russia-Ucraina: la reazione dell’America Latina


Nelle prossime ore UE rilascerà quello che sarà probabilmente il pacchetto definitivo di sanzioni nei confronti della Russia. La mossa quella Germania di bloccare Nord Stream 2 (ancor prima dell’ invasione in Ucraina), sembra, al momento, essere quella più incisiva. Il gasdotto potrebbe essere l’unica arma effettiva che l’Europa ha per “difendersi” dalla Russia.

TUTTE LE SANZIONI (FINO AD ORA) DI UE E USA VERSO LA RUSSIA (POST- INVASIONE UCRAINA) – AGGIORNAMENTO (13:46 25/02)

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