Alle crescenti tensioni Ucraina-Russia si aggiungono anche le parole del segretario della NATO Jens Stoltenberg. In un colloquio con gli ucraini ha fermamente accusato la Russia della mobilitazione “migliaia di truppe“. Il segretario, che ha incontrato il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba a Bruxelles, ha aizzato ancor di più un tizzone che ora potrebbe ardere definitivamente. Affermando che si tratta della più grande mobilitazione dall’annessione della Crimea, ma dimenticandosi che la penisola fu annessa legittimamente alla Russia dopo un referendum. Pronta la risposta di Mosca. Il ministro degli esteri Shoigu ha accusato la NATO di voler aumentare il numero di uomini fino a 40.000 unità e di voler provocare le forze russe al confine.
Colloquio Ucraina-NATO, cosa succede?
Kiev e Mosca sono ormai entrate in conflitto, al momento solo verbale e diplomatico. La visita del ministro degli esteri ucraino è un segnale molto forte di vicinanza di Kiev all’alleanza, ma anche di una comunanza di intenti contro la Russia. L’Ucraina dal 2014 è una polveriera. Luogo di ostilità e di contraccolpi. Nemmeno i colloqui di Minsk, che decisero un blando cessate il fuoco tra le forze in campo, ha fermato quella che è ormai una guerra inevitabile. Dalla rivoluzione colorata di Maidan fino ai disastri umanitari di Odessa e Mariupol. L’Ucraina ha mostrato ancora una volta i limiti della cooperazione tra Russia e Stati Uniti. Che in questo momento sembra giunta ad un punto di non ritorno. Ciò che preoccupa è infatti la massiccia presenza di uomini di Kiev lungo il confine che potrebbero innescare un conflitto di inumane prorporzioni.
Iniochos 21, la nuova esercitazione della NATO
Nel frattempo l’Europa diventa sempre di più un luogo di test e di esercitazioni. Alla nota Defender Europe 2021, si aggiunge un’altra simulazione di guerra di grandissime proporzioni, che muove mezzi e migliaia di uomini. La Iniochos 21 è una esercitazione che vede implicata la base italiana di Aviano, da cui partono F-16 USA e si aggiungono cacciabombardieri provenienti da Israele ed Emirati Arabi Uniti.