La riforestazione e la tutela delle foreste già esistenti si impone sempre più come azione necessaria non solo per la tutela ambientale ma anche per vecchie e nuove opportunità economiche.
Le foreste in Europa
Il territorio Europeo ospita soltanto il 4% di tutte le foreste del mondo. Al primo posto vi è la Russia con il suo 20%, a seguire il Brasile con il 12% e al terzo posto il Canada con il 9%.
Tra le varie nazioni dell’UE vi sono enormi differenze per quanto riguarda la superficie ricoperta da foreste. Ad esempio in Finlandia questi ecosistemi ricoprono il 63% della superficie mentre in Ungheria il 18%.
Le differenze tra i paesi europei non riguardano soltanto la superficie delle foreste ma anche la tutela attuata nei confronti di esse.
Infatti, non esiste ad oggi una politica forestale unica per tutta l’Europa. La gestione degli ambienti è affidata alle singole nazioni.
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IL Green Deal Europeo
Il Green Deal Europeo, lanciato nel dicembre 2019, propone un insieme di strategie che consentirebbero all’Europa di fare la propria parte per combattere il cambiamento climatico e rilanciare un economia più eco-sostenibile. All’interno di questi piani rientrano anche la tutela delle nostre foreste e la riforestazione consapevole.
Consapevole in quanto verrà effettuata non più come in passato, effettuando rimboschimenti con specie poco adatte o non autoctone.
Piuttosto verranno consultati gli studi scientifici più recenti e usate specie native e con netti benefici per gli ecosistemi europei.
Un importante risorsa sotto tutti i punti di vista
Salvaguardare e incrementare l’immenso patrimonio naturale delle foreste vuol dire anche contrastare direttamente l’inquinamento atmosferico. Le foreste sono capaci di assorbire grandi quantità di CO2 nell’aria (ovviamente a questo si dovrebbe accompagnare una sensibile riduzione delle emissioni di gas serra).
Inoltre, se ben gestite, le foreste possono essere anche un’importante fonte bioeconomica.
Il legno che forniscono alimenta diverse industrie come quelle per la produzione di energia, di carta e di materie prime per le costruzioni, dando lavoro a moltissime persone.
In Finlandia, ad esempio, le foreste e l’industrie ad esse connesse producono il 5% del PIL nazionale e danno lavoro a 2 milioni e mezzo di persone.
La silvicoltura potrebbe accostarsi, come importanza, all’agricoltura: è vero che la seconda ci consente di mangiare, ma la prima ci permette di mantenere le condizioni ideali affinché la vita possa continuare a prosperare sul nostro pianeta.
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