Siracusa si conferma una delle mete turistiche più gettonate della Sicilia in vista della stagione primavera-estate 2025. Lo annuncia Giuseppe Rosano, presidente dell’associazione Noi Albergatori Siracusa, che sottolinea come la città sia pronta ad accogliere migliaia di visitatori già a partire dalla Domenica delle Palme.
Le prenotazioni negli hotel di Siracusa vedranno protagonisti turisti provenienti principalmente da Regno Unito, Francia, Germania e Spagna, con un flusso importante atteso dagli Stati Uniti dopo il 22 maggio, data di avvio dei voli diretti New York–Catania Fontanarossa. In crescita anche i viaggiatori da Cina, Corea del Sud e Europa dell’Est.
Turismo internazionale e impatto economico su Siracusa
«Ospitare turisti stranieri – afferma Rosano – rappresenta un’opportunità preziosa per l’economia locale: si tratta di viaggiatori ad alta capacità di spesa, attratti da shopping (25%) ed enogastronomia (42%). Al contrario, i visitatori italiani e siciliani, attesi per Pasqua e i ponti del 25 aprile e 1° maggio, mostrano una maggiore attenzione al rapporto qualità-prezzo e tendono a soggiornare non più di due notti».
Dati positivi: turismo a Siracusa in crescita del 12% ad aprile
Secondo le stime di Noi Albergatori, il mese di aprile 2025 farà segnare un incremento tra il 10% e il 12% dei pernottamenti rispetto allo stesso periodo del 2024. Un trend positivo che si rafforzerà con gli eventi culturali previsti nei prossimi mesi, tra cui:
- Spettacoli classici al Teatro Greco
- Concerti di Giorgia
- Show di Enrico Brignano
- Premio Letterario Vittorini
Questi eventi contribuiranno a prolungare la stagione turistica di Siracusa fino a dicembre, superando il tradizionale concetto di stagionalità.
Siracusa verso il turismo 11 mesi l’anno
Rosano evidenzia l’obiettivo della città di diventare una destinazione turistica attiva per 10-11 mesi all’anno, grazie all’aumento delle presenze e alla conseguente crescita dell’occupazione giovanile, con un impatto positivo sul PIL locale.
Tuttavia, l’ottimismo convive con la prudenza: «La situazione geopolitica, l’inflazione, l’instabilità economica internazionale e le turbolenze valutarie, legate anche alla politica USA, possono generare un rallentamento della domanda turistica. Il potere d’acquisto in calo potrebbe portare molti a posticipare o annullare le vacanze».
Un appello agli operatori turistici: contenere i costi
Il presidente Rosano conclude con un appello: «In uno scenario così incerto, dobbiamo restare ottimisti ma pronti a reagire. Serve evitare aumenti ingiustificati nei prezzi di hotel, ristoranti, voli e servizi turistici per non compromettere la ripresa del settore».