Respinto in Turchia l’appello per la scarcerazione del sindaco di Istanbul Ekrem Imamoğlu. Gli avvocati di İmamoğlu avevano presentato ricorso il 7 aprile, sostenendo che la detenzione era illegale e non supporta da prove concrete.
Turchia: respinto l’appello per la scarcerazione del sindaco di Istanbul
Respinto l’appello di per la scarcerazione del sindaco di Istanbul Ekrem Imamoğlu e del dirigente della IBB Medya A.Ş. Murat Ongun. Gli avvocati di İmamoğlu e Ongun avevano presentato ricorso il 7 aprile, sostenendo che le detenzioni erano illegali e non supportate da prove concrete. Il ricorso chiedeva il loro rilascio immediato o, in caso di diniego, il deferimento a un tribunale superiore. Nei loro ricorsi, gli avvocati hanno criticato l’indagine per la mancanza di chiarezza fattuale, osservando che le accuse, che vanno dalla corruzione alle violazioni della privacy dei dati, non erano supportate da accuse specifiche nel tempo o causalmente collegate.
“Chiediamo che l’arresto di Ekrem Imamoğlu, di cui è stato deciso l’arresto a seguito dell’indagine condotta con procedure legalmente vietate dall’inizio alla fine, come rivelato da fatti concreti, a cui decine di milioni di nostri concittadini hanno reagito con consapevolezza, sia revocato e rilasciato, e se si insiste nell’arresto illegale, chiediamo che il fascicolo sia inviato al Tribunale penale di prima istanza competente e competente per essere esaminato in appello”, si legge nella petizione degli avvocati. “La persona in questione è il più serio candidato alla presidenza della Repubblica di Turchia nelle prime elezioni che si terranno e rappresenta 16 milioni di persone che vivono a Istanbul. Le indagini sono condotte da giudici e procuratori che hanno perso la loro indipendenza e imparzialità, non in conformità con le norme giuridiche, ma con motivazioni politiche. È triste”, prosegue la petizione.
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