La Turchia sta subendo il peggior episodio di inflazione dei due decenni di governo Erdoğan. La banca centrale turca ha aumentato le sue previsioni di inflazione per quest’anno e il prossimo.
Inflazione alle stelle in Turchia
La Turchia sta subendo il peggior episodio di inflazione dei due decenni di governo del presidente Recep Tayyip Erdoğan. Il tasso di inflazione annuale ufficiale ha raggiunto il picco dell’85% nell’ottobre 2022. Dopo essere stato rieletto nel maggio 2023, Erdoğan ha nominato un nuovo team di economisti favorevoli al mercato, a cui è stata data la libertà di aumentare drasticamente il tasso di riferimento. Secondo i dati annunciati dall’Istituto statistico turco (TurkStat), il tasso annuale di inflazione in Turchia è sceso meno del previsto, al 48,6% in ottobre, rispetto al 49% registrato a settembre. Tuttavia, ENAG, un gruppo indipendente di economisti, ha dichiarato che l’inflazione annuale è stata molto più alta di quanto annunciato da TurkStat, attestandosi all’89,7% in ottobre. ENAG ha anche riferito che l’aumento dell’inflazione mensile è stato del 5,5% il mese scorso, contrariamente al 2,8 % annunciato da TurkStat.
Nel frattempo, la banca centrale turca ha aumentato le sue previsioni di inflazione per quest’anno e il prossimo, poiché negli ultimi mesi l’aumento dei prezzi al consumo è rallentato meno del previsto, nonostante i tassi di interesse più elevati. La banca centrale stima ora che l’inflazione raggiungerà il 44% entro la fine del 2024, in aumento rispetto alla precedente stima del 38% di agosto. Si prevede che i prezzi al consumo aumenteranno del 21% entro la fine del 2025, rispetto al 14% dell’ultima previsione. “La tendenza di fondo dell’inflazione sta migliorando, ma più lentamente del previsto”, ha detto il governatore della banca centrale Fatih Karahan.
Leggi anche: Turchia: gli elettori non vogliono una nuova costituzione
