Le manifestazioni del Primo maggio in Turchia sono state teatro di decine di arresti da parte della polizia. Continua la repressione del dissenso da parte del presidente turco Recep Tayyip Erdogan.
Decine di arresti durante le manifestazioni in Turchia?
In Turchia, la polizia ha arrestato decine di persone che stavano manifestando contro la crisi economica, aggravata dall’aumento dell’inflazione che ha portato al conseguente aumento del costo della vita. La tensione tra i manifestanti e la polizia è salita alle stelle quando coloro che stavano protestando hanno cercato di raggiungere piazza Taksim, luogo simbolo delle prime proteste antigovernative scoppiate nel 2013 e represse dal presidente Recep Tayyip Erdogan. Secondo le autorità locali, la polizia avrebbe arrestato almeno 164 persone.
Condannato all’ergastolo l’attivista turco Kavala
Il Primo maggio di quest’anno è anche segnato dalla condanna all’ergastolo dell’attivista Osman Kavala, accusato, senza prove, di aver presumibilmente finanziato le proteste antigovernative del 2013 e di aver tentato di rovesciare il governo di Erdogan con un colpo di Stato nel 2016. Insieme a Kavala il tribunale di Istanbul ha anche condannato a 18 anni di reclusione altri sette imputati. Tra questi vi sono architetti, urbanisti, un produttore cinematografico e accademici. Il brutale verdetto contro Kavala ha sbalordito la società turca e ha suscitato shock in tutto il mondo. Molte persone in Turchia hanno ora paura. Temono che questo verdetto rappresenti una minaccia contro tutti giornalisti, avvocati, difensori dei diritti e ONG. I critici accusano il presidente Erdogan di voler acquisire sempre più potere, di calpestare i diritti umani e di reprimere il dissenso.
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