A chi non è capitato, almeno una volta nella vita, di improvvisarsi meccanici fai da te? Per presunzione, per necessità o per provare a risparmiare su interventi generalmente considerati di routine, chiunque possieda un’auto o una moto (o qualsiasi altro tipo di veicolo a motore) si sarà cimentato con dei piccoli interventi, riscontrando esiti più o meno felici. Uno degli interventi più comuni è sicuramente la sostituzione dell’olio nel motore: intervento semplice sulla carta, ma come testimoniano i tutorial più autorevoli presenti sulla rete (tra tutti, citiamo quelli di Autodoc Club, per la loro chiarezza ed esaustività) basta poco per compromettere l’operazione e generare dei malfunzionamenti nel veicolo.

L’errore più frequente quando si sostituisce l’olio motore riguarda la quantità: in particolare, molti automobilisti che si improvvisano meccanici tendono ad aggiungere troppo olio, vuoi perché costretti a improvvisare un rabbocco in fretta e furia durante un viaggio, vuoi per un eccesso di “prudenza”, temendo forse che il meccanico o il benzinaio di turno (ammesso e non concesso che essi siano rimasti aperti in questi mesi di lockdown, cosa niente affatto scontata) non abbiano fatto un lavoro a regola d’arte. Un problema, quello dell’olio in eccesso, che spesso viene sottovalutato, mentre le conseguenze che esso può comportare sono tutt’altro che trascurabili. Perché, se da un lato un’eccedenza di lieve entità può essere assorbita dal motore senza grossi contraccolpi, quando l’olio è decisamente troppo esso può esondare oltre le guarnizioni, raggiungere pistoni e candele e causare persino combustioni indesiderate, in grado di mettere in pericolo l’incolumità degli occupanti del veicolo.
Cosa fare, dunque, quando ci si accorge che il livello dell’olio ha superato il massimo indicato sull’asticella? La soluzione più semplice, ma anche più dispendiosa, sarebbe quella di far fuoriuscire tutto l’olio, o comunque una quantità consistente, dal condotto di scolo, per poi provvedere a un eventuale nuovo rabbocco. Ovvio che in questo modo, se da un lato i pericoli per chi opera sono praticamente ridotti a zero, dall’altro si rischia di buttare via un quantitativo tutt’altro che trascurabile di olio ancora utilizzabile all’interno del motore. Se si dispone di un filtro dell’olio metallico, si può allentare quest’ultimo per far fuoriuscire il liquido in eccesso, raccogliendolo in un recipiente posto al di sotto dello stesso: ovvio però che questa operazione – da effettuare rigorosamente a motore spento e freddo, quindi a diverse ore di distanza dall’ultimo utilizzo del veicolo – necessiti di un minimo di manualità. La soluzione ottimale consiste nel munirsi di un piccolo aspiratore con sonda, da introdurre nella bocchetta di inserimento dell’asticella di controllo: in questo modo, sarà possibile controllare il drenaggio dell’olio in eccesso con estrema precisione, evitando sprechi e perdite inquinanti.
In ogni caso, per evitare di trovarsi nella spiacevole situazione di dover rimediare a un inconveniente del genere, la prima raccomandazione è sempre quella di rivolgersi a un professionista, anche per interventi apparentemente gestibili in maniera autarchica. Qualora invece si rendesse necessario un intervento d’urgenza, bisognerebbe cercare di svolgerlo in condizioni ottimali. Quindi: auto in pendenza, motore spento e freddo, manuale dell’auto alla mano per controllare l’intervallo tra il livello minimo e il livello massimo dell’olio. Infine, ricordarsi sempre di aggiungere il liquido in maniera cadenzata, alternando ogni piccolo rabbocco con un controllo del livello: meglio spendere qualche minuto in più per l’operazione che rischiare di rovinare il motore.