Nago Torbole (TN). Settimana scorsa Rabia Lakhtiri, badante marocchina, era in vacanza sulle sponde trentine del Lago di Garda assieme alla signora che segue. Qualche giorno fuori porta per sfuggire alla canicola veronese, che mette in ginocchio soprattutto gli anziani. Una mattina si reca in edicola a Torbole per ricaricare di cento euro la prepagata del figlio che si trova in Marocco.
Come purtroppo può capitare, una delle proprietarie dell’edicola Stefenelli, centralissimo e affollato negozio a ridosso delle spiagge, durante l’operazione di ricarica ha aggiunto per sbaglio uno zero al totale accreditato, portando a mille euro il saldo senza accorgersene.
“C’era molta confusione. È stato un errore di cui ci siamo accorte solo a fine giornata”, spiega una delle due sorelle gestrici, “purtroppo non avevamo possibilità di rintracciare la persona, perchè non abbiamo accesso ai dati sensibili e pensavamo di doverci rimettere la differenza”. Sarebbe stata la prima volta in tanti anni, affermano, che succede di perdere una somma così considerevole.
Invece, a dispetto di quello che avrebbe potuto essere, Rabia si presenta il giorno dopo a resitituirli: “Io non prendo soldi che non sono miei” ha detto perentoria la signora, d’accordo anche il figlio che aveva già prontamente segnalato alla madre l’errore.
Fa riflettere il caso di una badante che resituisce novecento euro, perchè va contro gli stereotipi sociali vigenti, che vogliono l’onestà un attributo prevalente in gruppo sociale e carente in un altro.
Quello che dobbiamo portarci a casa di questa notizia è che le persone vanno giudicate per chi sono e non per il paese da cui provengono. Un atteggiamento che ci impedirebbe di compiere fatali errori di generalizzazione, che non fanno altro che allontanarci dalla realtà delle cose, magari fidandoci di qualcuno solo per il paese di nascita e senza valutare altri indizi.
Finito il breve soggiorno rinfrescante sul Garda Rabia è tornata a Verona, ma a Torbole lei sicuramente verrà ricordata a lungo per la sua onestà. In un periodo di notizie negative, noi vogliamo raccontare una storia pulita che fa bene a tutta la comunità.