Tra le istituzioni UE è stata raggiunta un’intesa sulla trasparenza fiscale delle multinazionali. I co-legislatori hanno firmato un accordo che obbliga le multinazionali e le loro controllate con un fatturato annuo di oltre 750 milioni di euro a rendere accessibile al pubblico e alle autorità fiscali l’importo delle tasse che pagano in ciascun Stato membro.
Raggiunto un accordo UE per la trasparenza fiscale delle multinazionali?
L’Unione europea ha raggiunto un accordo sulla trasparenza fiscale delle società. I co-legislatori hanno siglato un accordo che obbliga le multinazionali a rendere accessibile al pubblico e alle autorità fiscali l’importo delle tasse che pagano in ciascuno Stato membro. L’accordo firmato tra i negoziatori del Parlamento europeo e del Consiglio prevede regole che impongono alle multinazionali e alle loro controllate con un fatturato annuo di oltre 750 milioni di euro, attive in più di un Paese, di pubblicare e rendere accessibile l’importo delle tasse che pagano in ciascun Stato membro. I dati fiscali delle multinazionali dovranno essere pubblicati su internet in un formato standardizzato. Inoltre, essi devono essere divisi per singoli capitoli che specifichino le diverse attività, la forza lavoro ed altri dettagli.
L’accordo non soddisfa tutti
Questo accordo però non soddisfa tutti. Secondo un consulente di Oxfam, infatti, vi sarebbero alcune falle. Per esempio, il consulente mette in evidenza la presenza di una clausola. Questa consentirebbe alle aziende di non divulgare quel tipo di informazioni, per cinque anni, se sono commercialmente sensibili. L’accordo non soddisfa soprattutto le ONG che più militano per la trasparenza fiscale come Oxfam e Transparency International. Secondo loro sono presenti troppe falle. Inoltre è un accordo di difficile applicazione che lascia scoperti troppi paesi e che concede troppe vie d’uscita.