Passaggio di armi come sempre diventate invisibili, così il traffico di armi sovietiche svanisce in Armenia, come non si sa. La Repubblica Islamica dell’Iran la principale iniziata del “prestigio”, smentisce di aver partecipato al passaggio di armi dalla Russia all’Armenia. “Vogliono incrinare i rapporti che intercorrono tra Teheran e Baku”. Queste le dichiarazioni del governo di Teheran.
Traffico di armi l’Iran si ribella alla notizia
L’ambasciata iraniana nella Repubblica dell’Azerbaigian ha respinto le notizie apparse su alcuni notiziari riguardo il trasferimento di armi russe in Armenia. Il trasferimento sarebbe avvenuto attraverso la Repubblica Islamica per mezzo del valico di confine iraniano di Norduz. La rappresentanza diplomatica iraniana a Baku dichiara: “la circolazione di tali notizie è un atto di sabotaggio. In molti si oppongono a strette relazioni tra Iran e Azerbaigian. Lo scopo è di minare la cooperazione e l’amicizia in via di sviluppo tra i due paesi.
Una guerra dimenticata
Circa 30.000 persone sono rimaste uccise nel conflitto tra Azerbaigian e Armenia. Un conflitto durati decenni che si è concluso con una tregua fragilissima nel 1994. Tecnicamente sono ancora in guerra visto che i combattimenti sono terminati solo per un cessate il fuoco. Non è mai stato raggiunti un veri accordo di pace. La tensione tra i due paesi si è recentemente riaccesa. Alcuni scontri a fuoco si sono verificati nelle zone di confine del Tovuz.
Traffico di armi e la presenza strategica dell’Iran
L’Iran, paese vicino ha ribadito in numerose occasioni la sua posizione. “L’importanza di trovare una soluzione pacifica alla controversia nella regione del Karabakh è vitale per l’equilibrio geopolitico del quadrante in questione. Questo soprattutto per permettere che la soluzione venga da interessamenti medio-orientali“. Sembrano parole molto chiare da parte del governo iraniano che vuol far capire il pericolo di un intervento occidentale. Attenzione ai lupi del Risiko sempre impegnati a conquistare.
