Una Torah antica è emersa in Turchia in un contesto assai improbabile. Un episodio che allunga la lista delle confische da parte delle forze di sicurezza turche, che negli anni hanno eseguito operazioni simili in altre zone del paese. Stavolta, potrebbe trattarsi di uno dei testi biblici più antichi. Inoltre, la Torah segue un’altra felice scoperta. Solo dieci giorni fa, in Israele si era rinvenuto un testo biblico di 2700 anni fa. Ecco le immagini.
Com’è stata ritrovata la Torah antica?
La Torah antica viaggiava in taxi su una strada provinciale di Samsun. Come una vecchia e ricca signora, era comodamente sistemata nel bagagliaio di un’auto un poco sgangherata. Per passare inosservata. Si sa, alle volte bisogna adattarsi. Ma per non risentire degli scossoni della strada piena di buche, si era avvolta in un sacchetto di plastica e poi in un altro, più grande, di stoffa. Non solo per la sua povera vecchia schiena, che comunque avrebbe ringraziato. Ma sopratutto per non sgualcire i suoi inserti in oro. Un materiale tanto volubile quanto vanitoso. Assieme a lei, un alfabeto ebraico suo contemporaneo condivideva il passaggio. In effetti, anche se non sarebbe educazione chiedere l’età a una signora, la Torah antica potrebbe risalire a 2000- 2500 anni fa. Ma un test al carbonio potrà confermarlo, dato che l’anziana viaggiava senza un documento d’identità.
Chi l’ha fermata?
Si era decisa a partire per respirare un po’ d’aria fresca. Specialmente dopo tanti anni in cui era stata al chiuso e alla polvere. La sua idea era di raggiungere una località esotica e godersi, magari, il meritato riposo. Invece le cose sono andate diversamente. Sì, perché le forze dell’ordine turche l’hanno costretta a cambiare i suoi programmi di villeggiatura. Venerdì, infatti, la centrale di polizia ha ricevuto una soffiata anonima (maledetti spioni!) che la avvisava del suo piano per uscire indisturbata dal paese. Purtroppo, le forze di sicurezza turche sono riuscite a intercettare entrambe le auto che ritenevano sospette. Facendo centro, una volta tanto. Mentre i cinque gorilla della sua scorta sono stati arrestati dalla polizia.
Il sequestro
Dimostrando scarsa familiarità con le buone maniere, l’anziana Torah è stata palpeggiata dagli agenti che l’hanno costretta a uscire dalla sua cabina. Poi, con le mani guantate hanno frugato in un lungo e in largo nel bagagliaio, fino a scoprire anche il suo compagno di viaggio. Ormai, simili operazioni di polizia sono sempre più frequenti. Ad esempio, nel 2019 gli agenti turchi avevano sequestrato una Torah di 1300 anni. Mentre nel 2017 era stata la volta dell’ennesimo testo sacro ma più recente. Di soli 700 anni fa.
Archeologia in Libano: Italia partecipa alle ricerche
Scoperte simili alla Torah antica
Ma il rinvenimento più sensazionale è quello di una decina di giorni fa, in Israele. Più precisamente nel deserto di Giuda, presso Qumran, come riporta il Jerusalem Post. Lì, si sono scoperti frammenti di rotoli biblici scritti in greco dai profeti Zaccaria e Naum. La scoperta più importante dagli anni ’50 dopo i Rotoli del Mar Morto. Secondo il team di esperti dell’Autorità israeliana per le Antichità (Iaa), i rotoli potrebbero risalire a 2700 anni fa. Ossia al periodo di Bar Kokhba, il condottiero che guidò la terza rivolta giudaica contro l’impero romano nel secondo secolo dopo Cristo.
La grotta degli Orrori
Gli archeologi hanno trovato i frammenti nella cosiddetta “grotta dell’Orrore”. Dove gli esperti hanno trovato non solo il corpo mummificato di una bambina vissuta 6000 anni fa. Ma anche delle monete dello stesso periodo e una cesta integra di 10.000 anni fa. La più antica del suo genere. L’area del ritrovamento è a poca distanza da Qumran, in cui fu trovata la maggior parte dei famosi Rotoli del Mar Morto fra il 1947 e il 1956. Si tratta di circa 900 documenti tra testi sacri della Bibbia ebraica e della comunità locale. Datati tra il 150 avanti Cristo e il 70 dopo Cristo, questi reperti rappresentano la più antica testimonianza di un testo biblico.
Archeologia – Scoperta eccezionale a Pompei: trovato un terzo cavallo con ricca bardatura militare