mercoledì, Aprile 16, 2025

A Taste Of Fear: Intervista alla band romana

L’universo degli A Taste of Fear raccontato in un’intervista

 

 

 

Il mondo undergronund nasconde delle perle ed è bene raccoglierle e portarle alla luce.
In questa intervista, che vi sto per proporre, la band si racconta.

Buona lettura!

 

  • Iniziamo con la domanda di rito. Chi siete?  da quanto tempo siete attivi??? Ma soprattutto, come vi siete ‘trovati’?

 

Siamo gli A TASTE OF FEAR, technical thrash death metal da Roma. Io sono Michele, il bassista. Siamo attivi dal 2014, da marzo precisamente. Ci siamo ‘trovati’ grazie ai provini che ho organizzato. Il primo a far parte in pianta stabile della band è stato Stefano, il cantante, quindi Flavio, batterista e poi Emiliano alla chitarra.

 

 

 

  • Ho avuto modo di ascoltare il vostro CD e leggere i testi, ho apprezzato davvero molto il vostro modo di fare musica, ed è un CD che ascolterei ad oltranza. Ma per arrivare a questo livello, e soprattutto per suonare un genere molto tecnico, da quali basi siete partiti? Il progetto è nato con questa idea oppure si è sviluppata nel tempo?

 

Ti ringrazio tanto per l’apprezzamento. E’ un piacere sentirtelo dire. Il progetto ha come presupposto un ottimo livello tecnico, cosa che ognuno di noi ha conseguito con il proprio strumento grazie ai numerosi e vari progetti musicali, abbastanza importanti, avuti nel tempo.

 

 

  • Parliamo dei testi, chi è l’autore? Le tematiche vengono scelte e ponderate oppure vengono scritti di getto, magari anche in un momento di ‘ira funesta’ (:D)!

 

Per questo album ho scritto personalmente quasi tutti i testi, tranne che per “A FEARED SECRET” scritto da Stefano. Le tematiche riguardano stati d’animo, paure, sofferenze legate a ingiustizie sociali e vissuto quotidiano. Quello che cerchiamo di spiegare nei nostri pezzi è che trovarsi in una condizione di paura deve spingerci all’azione, all’espressione di noi stessi. La paura di e per qualcosa può essere la fiamma che alimenta la nostra coscienza di vita. Per quanto mi riguarda le scrivo di getto insieme alla musica poiché credo che le due cose siano legate l’una all’altra.

 

A Taste Of Fear
A Taste Of Fear

 

  • Quali sono gli artisti che vi influenzano? Cosa traete da questi?

 

 Ci influenzano tutte quelle band thrash e death metal old school, cioè degli anni 80 e 90. Per citarne alcune Death, Obituary, Dismember, Testament, Kreator, ecc. Essendo cresciuti ascoltandole non possiamo che rifarci a quegli stili.

 

  • Ora parliamo di quelli che non apprezzano la vostra musica, vista la varietà di persone è normale non piacere a tutti, ma vi sono mai capitati episodi in cui qualcuno ha esagerato nell’esprimere un parere su di voi, magari diventando offensivo ed aggressivo?

 

Posso dirti che, per nostra fortuna sono state poche le persone a cui non siamo piaciuti del tutto o in parte, ma credo che sia del tutto normale. Episodi di comportamenti esagerati da parte di qualcuno, per ora, non ce ne sono stati.

 

  • Ora domanda contraria alla precedente, vi capita mai di avere a che fare con delle, chiamiamole con un termine vintage, groupies? Anche molto insistenti? E la vostra reazione???

 

Eh! Non si può dire. Ahahahah. Scherzo. No, sinceramente no. Abbiamo avuto invece dei sinceri apprezzamenti con conseguenti piacevoli chiacchierate, ma inerenti alla musica… niente altro.

 

  • Ahahahah bene! Ma torniamo alla musica, siete sulla piazza da (relativamente) pochi anni, quali sono gli obiettivi che vi siete prefissati?

 

Intanto promuovere il più possibile il nostro album di debutto cercando di esibirci in quanti più live possibili. Nel prossimo futuro la realizzazione di un nuovo album e un contratto con una grossa label.

 

  • La musica è in continua evoluzione, metal compreso. Ormai i sottogeneri non fanno che aumentare e tra un po’, credo, che bisognerà parlare per sigle (battutaccia). Quale è il vostro rapporto con questi nuovi sottogeneri, per citarne uno il tanto ‘odiato’ nu metal…ma anche il ‘rap’ metal, il ‘love’ metal e via discorrendo.

 

I sottogeneri possono piacere o no.  Penso che dietro ogni sottogenere c’è la creatività di qualcuno che tenta di fare qualcosa di nuovo e originale, magari reinventando. In un genere musicale che esiste da tempo, come il metal, credo sia importante evolversi.             

 

  • Al contrario, cosa non gradite, a livello di sopportabilità, nella musica. Cosa vi fa ‘saltare i nervi’

 

Saltare i nervi, niente. Credo che la sopportabilità sia legata sempre a quello che piace e non.

 

  • Secondo voi i generi old school resisteranno nel tempo oppure col passare degli anni i nuovi generi ibridi prenderanno sempre più piede?

 

Si, sicuro che resisteranno nel tempo. Sono le fondamenta che reggono tutto, senza crolla giù tutto.

 

  • Torniamo su di voi A Taste of Fear. Avete in programma qualche data nei prossimi mesi???

Si, altre date ne abbiamo e altre ne stiamo valutando. Posso dire che a novembre parteciperemo al Metal Gates Festival, faremo d’apertura agli Incantation, e altri vari sparsi in tutt’Italia.

 

  • Wow! Gli Incantation, ottimo! Per quanto riguarda la vostra produzione musicale, state lavorando su un nuovo disco? Se si potreste anticiparci qualcosa?

 

Si, ci stiamo lavorando. Siamo in fase di scrittura e pre-produzione… Unica cosa che possiamo anticiparvi è che ci saranno collaborazioni esterne.

 

  • Allora aspetterò, nonostante la mia curiosità! Non so se vi è arrivata la voce, ma siete stati scambiati per una band black metal, potete gentilmente esporre le differenze tra una band black metal ed una death/thrash?

 

Non lo sapevamo, comunque il genere ci piace… siamo molto affini, credo però che sostanzialmente le differenze si possano trovare nelle tematiche trattate nei testi.

 

  • Ultima domanda, che si ricollega a quella fatta prima: Quale è il sogno nel cassetto degli A Taste of Fear.

 

Vorremmo portare noi stessi e la nostra musica in giro per il mondo e avere un buon feedback da parte di chi ci ascolta. Sapere che la nostra musica piace!

 

Grazie Michele e a tutta la band.
Per la recensione del loro disco potete leggerla qui —> A Taste of Fear: Review dell’album God’s Design

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