giovedì, Gennaio 9, 2025

Taiwan: migranti stranieri nell’esercito?

Nel tentativo di superare la carenza di personale militare, Taiwan apre le porte ai migranti stranieri nell’esercito. La proposta sarebbe però ancora nelle fasi iniziali.

Taiwan apre ai migranti stranieri nell’esercito?

Secondo diversi analisti, Taiwan potrebbe permettere ai migranti stranieri di arruolarsi nelle forze armate nel tentativo di superare la carenza di personale militare. Tuttavia, hanno sottolineato che la proposta è ancora in una fase iniziale e necessita di essere discussa in modo appropriato a diversi livelli. Secondo un rapporto del ministero della Difesa, l’esercito di Taiwan è diminuito di numero e ha raggiunto l’80% della sua forza. “Secondo il Legislative Yuan Budget Center, la forza di volontari è diminuita di 12.000 unità da gennaio 2022 a giugno 2024”, ha affermato Alexander Huang, esperto di sicurezza e professore presso la Tamkang University, riferendosi alle cosiddette truppe professionali, il cui numero è sceso da quasi 165.000 nel 2022 a 153.000 in soli due anni. Secondo le statistiche ufficiali, ci sono circa 750.000 lavoratori stranieri su 950.000 residenti stranieri.

Quali sono le cause della diminuzione dell’esercito? 

Secondo gli esperti ci sono molte cause. In primis, a Taiwan c’è un tasso di natalità molto basso, che è attualmente il secondo più lento in Asia dopo la Corea del Sud. Un altro fattore che rende l’arruolamento nell’esercito meno attraente per i giovani è la concorrenza del settore civile, con i suoi stipendi e altri benefit. A partire da gennaio 2024, Taiwan ha ripristinato il servizio militare obbligatorio nazionale di un anno per aumentare il numero complessivo di coscritti, ma gli analisti affermano che ciò non aiuta molto le unità di combattimento che necessitano di un lungo addestramento e di competenze professionali.

Per far fronte alla carenza di manodopera, gli analisti hanno affermato che si potrebbero adottare tre approcci. Il primo è quello di aumentare il bilancio della difesa per fornire maggiori incentivi ad attrarre e trattenere il personale militare. Il secondo è che l’esercito potrebbe puntare a introdurre nuove tecnologie e a sviluppare nuovi metodi di gestione che possano essere utilizzati per compensare la carenza di manodopera. Un terzo approccio potrebbe essere quello di introdurre migranti nelle forze armate e creare una sorta di “legione straniera”.


Leggi anche: Taiwan conduce esercitazioni aeree

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