Occupazione a livelli soddisfacenti, redditi ottimi, qualità della vita notevole. È così che la Svizzera è stata eletta il Paese migliore al mondo per quanto concerne il lavoro e la vivibilità in base alla classifica stilata annualmente dal colosso bancario HSBC. Lo studio statistico è stato effettuato sondando i pareri di oltre 18mila persone che si sono trasferite in 163 Stati diversi: le domande rivolte agli intervistati riguardavano soprattutto gli standard di vita, l’attività professionale e i compensi garantiti mensilmente.
Considerando questi parametri, l’edizione 2019 della graduatoria realizzata e pubblicata da HSBC ha sancito il primato della Svizzera; un successo che risuona ancor più importante se si considera che la Confederazione elvetica è riuscita a scalzare dal gradino più alto del podio Singapore che da ben cinque anni risultava davanti a tutti. Il grande balzo in avanti degli svizzeri è legato principalmente alla solidità economica riscontrata dagli intervistati, un aspetto che – in questo periodo storico di crisi e incertezza – ha ricoperto indubbiamente un ruolo determinante. Ricordiamo, infatti, che nel 2018 il Paese elvetico si era piazzato all’ottavo posto in classifica, dunque nel breve giro di 12 mesi è riuscito a scalzare tanti altri potenziali vincitori, raggiungendo con merito la vetta.

Il gruppo bancario londinese, nell’approfondire gli indici di valutazione che hanno portato ad eleggere la Svizzera come miglior Paese al mondo per vivibilità e lavoro, ha spiegato che sulla valutazione finale hanno inciso diversi fattori. In primis, circa l’82% delle persone che vi si sono trasferite per motivi lavorativi hanno dichiarato che hanno riscontrato un profondo miglioramento del tenore di vita rispetto alla propria terra d’origine. Anche i redditi sono stati considerati nettamente superiori ad altre realtà, infatti la maggioranza degli intervistati ha affermato di avere uno stipendio medio pari a 111.587 dollari, ben più alto al confronto con la media globale di 75.996 dollari.
Molto apprezzato anche il sistema politico ed economico elvetico, e allo stesso tempo diverse persone hanno evidenziato l’attenzione verso l’ambiente degli svizzeri, riportando che nelle varie città della Confederazione c’è un atteggiamento responsabile verso la salute del pianeta, con accorgimenti e interventi mirati che aiutano i cittadini a sentirsi parte di una realtà sana e improntata al benessere.
Singapore e Canada alle spalle della Svizzera. Italia in risalita
Oltre a premiare la Svizzera quale vero e proprio Eden dell’occupazione e del benessere, la classifica di HSBC ha messo in evidenza altri aspetti importanti. Restando nelle prime posizioni, dietro gli elvetici troviamo Singapore che, nonostante abbia perso la vetta dopo cinque anni di dominio, viene particolarmente apprezzato per il sistema scolastico, risultando la meta preferita da tutti coloro che devono trasferirsi con bambini al seguito. Entrando nello specifico della questione, il 62% degli intervistati ha affermato che le scuole nel Paese del sud-est asiatico sono nettamente superiori rispetto agli Stati di provenienza, e il 69% del campione ha anche valutato come questa realtà offra ai ragazzi la possibilità di apprendere nuove lingue. Un settore molto sviluppato è anche quello aziendale anche grazie all’utilizzo delle piattaforme per webinar.

Il terzo gradino del podio è occupato dal Canada (quarto lo scorso anno), che ha conquistato la medaglia di bronzo grazie soprattutto ad un sistema di accoglienza aperto e molto efficiente. Bene anche la Spagna che ha guadagnato ben nove posizioni, arrivando alle spalle dei primi tre classificati: la penisola iberica è stata segnalata positivamente per un buon equilibrio esistente tra vita privata e lavorativa. Benissimo la Turchia, che se nel 2018 era 22ª, oggi risulta nella top-ten con un ottimo settimo posto. Da ricordare tra le prime dieci il Vietnam (esattamente decimo), che ha scalato otto caselle nel confronto con la classifica precedente. Sono sprofondate invece la Svezia (da settima a ventesima), l’Indonesia (da dodicesima a trentunesima) e il Bahrain (da quinto a undicesimo).
Ovviamente non possiamo dimenticare l’Italia. Il nostro Paese (anche se ancora ben lontano dalla Svizzera) per la graduatoria di HSBC è in leggera crescita, infatti è riuscito ad entrare nella top-30, agguantando la 28ª piazza davanti all’Arabia Saudita e subito dietro la Gran Bretagna. Buone risposte sono arrivate sulla qualità della vita generale offerta dalla penisola, ma il fattore che continua a penalizzare è quello occupazionale. Gran parte degli intervistati, infatti, ha lamentato una quasi totale mancanza di prospettive di carriera, mentre altri hanno puntato il dito contro la precaria stabilità economica.