mercoledì, Aprile 16, 2025

Suzhou la Venezia d’Oriente nel cuore della Cina

Una meta perfetta per chiunque voglia avventurarsi nella Cina più storica e magica si trova lungo le rive del Fiume Azzurro, nella provincia del Jiangsu a ovest di Shanghai, sulle sponde del famoso lago TaiHu, sorge la pittoresca Suzhou soprannominata “la Venezia d’Oriente“.

Questa cittadina non è famosa in tutta la Cina e nel mondo solo perché è attraversata da romantici canali che ricordano la nostra splendida Venezia, ma anche per molte altre qualità.

La presenza di un clima mite, l’abbondanza d’acqua e le campagne fertili e rigogliose hanno conferito a Suzhou la fama in tutta la Cina di “Paradiso in terra”.

Veduta romantica di Suzhou

Marco Polo la descrisse come “la città della seta, dei commercianti e dei 6000 ponti”, senza dimenticare gli splendidi giardini che richiamano visitatori da ogni parte del paese e non solo.

Uno dei tanti ponti di Suzhou

STORIA E CULTURA

Soprannominata in antichità la “Roma di Cina”, Suzhou è stata costruita nel 514 a.c. e con i suoi 2500 anni di storia è la culla della cultura Wu, giocando un ruolo importante nella storia della cultura cinese. Qui si trova la più famosa accademia d’arte della storia cittadina, numerosi artisti si sono dilettati nell’arte della poesia, della calligrafia e della pittura e le loro opere sono divenute pietre miliari nell’arte cinese come Shen Zhou e Wen Zhengming.

I GIARDINI

Suzhou è famosa in tutto il mondo per i suoi meravigliosi giardini creati da mercanti, funzionari in pensione ed eruditi.

Più di 60 giardini sono rimasti intatti nella città, molti di questi sono entrati di diritto nel lista del Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco.

Il giardino più grande e famoso è il Giardino dell’Umile Amministratore, mentre il Giardino del Maestro delle Reti dedicato ad un pescatore del quale in città si tramanda la storia, è il più piccolo ma anche il più intatto.

Giardino dell’Umile Amministratore

La particolarità di questi meravigliosi giardini non risiede solo nella bellezza e fascino che li contraddistingue, ma nella maestria e ricercatezza con cui sono stati costruiti nel pieno rispetto della natura. La semplicità con cui l’uomo ha saputo adattare villaggi come Suzhou attorno ad un paesaggio naturale incontaminato è il motivo che attira milioni di visitatori cinesi e stranierei.

Giardino del Maestro delle Reti

Un altro giardino famose e suggestivo è il giardino dei 1000 bonsai. Un tempo proprietà privata oggi invece è divenuto quasi un tempio che attira visitatori da ogni parte della Cina con un bonsai in dono.

Giardino dei 1000 bonsai

LA COLLINA DELLA TIGRE

A qualche chilometro di distanza da Suzhou c’è un’altra tappa obbligata per chi viene a scoprire questa zona. La città è separata dal famoso lago Taihu dalla collina della Tigre. Un luogo sacro dal nome suggestivo e mistico dove si trova la tomba del re He Lu. Sulla vetta della collina si trova la Pagoda della Tigre: un’alta struttura di sette piani chiamata “la torre di Pisa cinese” perché pende. 

La pagoda è divenuta un importante simbolo della cultura cinese antica perché al suo interno sono stati rinvenuti numerosi reperti. Un tempo sulla collina vi erano diversi edifici oggi invece rimane un luogo dove poter fare una piacevole passeggiata.

La Pagoda della Tigre

LA SETA

Nonostante tutte le meraviglie naturali che contraddistinguono la “Venezia d’oriente”, Suzhou è conosciuta all’estero soprattutto per la produzione della seta. Vengono coltivati alberi di gelso di cui i bachi da seta vanno ghiotti. I bozzoli prodotti da questi simpatici bruchetti bianchi vengono puliti dal primo strato di fili di seta e lavati, infine vengono tirati i fili dai bozzoli tramite un macchinario di legno a pedali. La seta è dunque pronta per essere tessuta da esperte mani che ricaveranno dei veri capolavori esportati e famosi in tutto il mondo. Suzhou oggi può vantare numerose industrie per la produzione della seta vista la richiesta mondiale.

Suzhou è una città che ha saputo svilupparsi mantenendosi al passo con la modernità dei nostri tempi ma, come spesso accade nella maggior parte dei siti cinesi, non ha abbandonato il suo lato storico comprese le attività più antiche, come per esempio il procedimento del ricavo della seta. In questo modo non si arresterà l’esodo di tanti giovani verso le capitali cinesi più importanti e ricche di opportunità, ma si farà sicuramente in modo che anche le nuove generazioni non dimentichino le loro radici e la loro storia.

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