SushiSwap ha tracciato un rialzo del 75%, nonstante la recente correzione del 10% registrata da Bitcoin avesse avuto ripercussioni negative sulla price action di SUSHI. Il catalizzatore più evidente per SUSHI nelle ultime due settimane è stata la sua fusione con Yearn.finance, il gigante della DeFi.
Cos’è SushiSwap?
Prima di iniziare, bisogna ricordare cosa si intende per Uniswap. In breve, Uniswap è un protocollo di scambio decentralizzato che funziona senza un portafoglio ordini. Invece di un portafoglio ordini, utilizza un modello chiamato automatizzazione del mercato (AMM), in cui i fornitori di liquidità aggiungono fondi ai pool di liquidità. Per essere più precisi, si tratta di un protocollo di liquidità automatizzato. Non vi è alcun registro degli ordini o qualsiasi parte centralizzata necessaria per effettuare operazioni. Uniswap consente agli utenti di fare trading senza intermediari, con un alto grado di decentralizzazione e resistenza alla censura. SushiSwap è un fork di Uniswap con alcune differenze chiave, in particolare il token SUSHI. Il token ha due funzioni al momento del lancio: conferire ai titolari diritti di governance e una parte delle commissioni pagate per il protocollo. In modo semplificato, i possessori di SUSHI “possiedono” il protocollo.
Come la fusione con Yearn.finance aggiunge valore a SushiSwap
Nel corso degli ultimi 10 giorni, il prezzo di SUSHI, il token nativo dell’exchange decentralizzato SushiSwap, è aumentato del 33%. Al suo culmine mensile, il governance token aveva tracciato un rialzo del 75%, ma la recente correzione del 10% registrata da Bitcoin aveva avuto ripercussioni negative sulla price action di SUSHI. Uno dei principali fattori alla base del movimento rialzista di SUSHI è stato un forte relief rally nel settore della finanza decentralizzata in seguito a una correzione prolungata che ha dominato il mese di ottobre. Il catalizzatore più evidente per SUSHI nelle ultime due settimane è stato la sua fusione con Yearn.finance, il gigante della DeFi.
SushiSwap nel mercato finanziario
Nel mese di settembre, dopo aver raggiunto un massimo storico di 15,97 dollari su Binance, il prezzo di SUSHI è crollato improvvisamente sotto 1 dollaro in seguito alla vendita inaspettata di 12 milioni di dollari in token SUSHI sul mercato spot da parte di Chef Nomi, lo sviluppatore principale del progetto. Come segnalato da Cointelegraph, dopo la reazione della comunità, Chef Nomi ha restituito i fondi e trasferito il controllo sul progetto ad altri sviluppatori. Poco dopo la restituzione dei fondi, il progetto ha iniziato la sua ripresa. Nel frattempo, la proprietà del progetto è stata conferita al CEO di FTX, Sam Bankman-Fried. In un primo momento, i membri della comunità DeFi hanno recepito questa migrazione come un’acquisizione ostile.
Da allora SushiSwap ha avuto una svolta positiva e anche i volumi di transazione e di trading su SushiSwap sono tornati. Stando ai dati di CoinMarketCap, nelle ultime 24 ore SushiSwap ha elaborato 51 milioni di dollari. Considerando che il mercato delle altcoin ha subito un brutto colpo in seguito alla correzione di Bitcoin, questa cifra è relativamente elevata.
La fusione con Yearn.finance
La fusione tra SushiSwap e Yearn.finance è interessante per diverse ragioni. In primo luogo, significa che SushiSwap entrerà a far parte dell’ecosistema di Yearn.finance. Inoltre, ha creato una forte sinergia tra i due progetti, in quanto Yearn.finance necessitava di un market maker automatizzato su misura. Il 1° dicembre Andre Cronje, il creatore di Yearn.finance, ha annunciato una fusione con SushiSwap. Nell’arco della settimana successiva il prezzo di SUSHI è aumentato del 75%, passando da 1,541dollari a un picco di 2,496 dollari. Il 5 dicembre, Quantstamp ha annunciato di aver avviato un audit del protocollo di SushiSwap. Una volta completata, questa mossa potrebbe rafforzare ulteriormente la fiducia degli investitori sull’exchange e attirare ulteriori trader alla piattaforma.
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