Nella relazione della commissione d’inchiesta sul caso Moro, presieduta dall’onorevole Giuseppe Fioroni, un capitolo è dedicato alla fuga dei brigasti rossi subito dopo la strage di via Fani. Il capitolo denominato “La fuga da via Fani e l’abbandono delle auto”, mette in evidenza le varie incongruenza tra il racconto del memoriale “Morucci-Faranda” assunto a verità assoluta – sia come verità processuale, sia come ricostruzione storica della vicenda – e le singole testimonianze raccolte dagli investigatori. Nella suddetta relazione troviamo scritto: “ Già nelle prima relazione, approvata dalla Commissione nella seduta del 10 dicembre 2015, erano stati evidenziati i limiti e le incongruenze della versione brigatista, consolidata nel “Memoriale Morucci”. In particolare, si era ipotizzata, sulla base di plurimi elementi, l’inconsistenza della versione di un immediato abbandono delle auto in via Licinio Calvo e si era avanzata l’ipotesi che, prima dell’abbandono, comunque non contestuale, delle auto, vi fosse stata una complessa e pianificata operazione, che consentì di occultare le armi lunghe e probabilmente di trovare riparo in qualche edificio della zona. In questo quadro ha particolare rilievo il tema del trasbordo – accreditato da Morucci – di Moro dalla Fiat 132 ad un furgone in piazza Madonna del Cenacolo. Tale punto di snodo tra la prima fase della fuga da via Fani e il definitivo allontanamento dalla scena del crimine presenta numerosi elementi di illogicità, già evidenziati nella prima relazione. Di qui l’ipotesi, che è stata oggetto di ulteriori indagini, che il passaggio delle auto da via Casale De Bustis non fosse funzionale a raggiungere piazza Madonna del Cenacolo, bensì a depositare il rapito nella zona e poi a gestire il rilascio progressivo delle automobili usate nell’attacco di via Fani. Sulla base dei verbali di reperimento e delle testimonianze raccolte a suo tempo e presenti agli atti della prima Commissione Moro

Le auto delle brigate rosse abbandonate a via Licinio Calvo
, risulta che l’autovettura Fiat 132 di colore blu con applicata la targa Roma P79560 dovette essere parcheggiata tra le 9.15 e le 9.23. L’autovettura Fiat 128 di colore bianco, con applicata la targa Roma M53955, fu reperita il 17 marzo 1978, alle 4.10, all’altezza del civico 23 di via Licinio Calvo, sul lato destro della strada. L’autovettura Fiat 128 di colore blu, telaio nr. 1390208, con applicata la targa Roma L55850, fu reperita il 19 marzo 1978, alle 21, tra i civici 25 e 27 di via Licinio Calvo, sul lato destro della strada. Nella versione brigatista condensata nel “Memoriale Morucci” si afferma: «Tutte e tre le auto sono state parcheggiate in via Licinio Calvo la stessa mattina del 16 marzo, nello spazio di tempo di circa venti minuti dopo l’azione di via Fani (e cioè tra le 9.10 e le 9.30). La 132 è stata parcheggiata da Fiore subito dopo che era stato effettuato il trasbordo di Moro sul furgone 850 in piazza Madonna del Cenacolo». Ci sono tuttavia numerosi elementi che inficiano questa ricostruzione”.