venerdì, Aprile 18, 2025

Sud Sudan: Attentato al vescovo Christian Carlassare

Lotte per il potere che s’intrecciano con le posizioni religiose. Tutto all’interno di un Paese che, stando alle Nazioni Unite, è sull’orlo di un “conflitto su larga scala”. La notizia dell’attentato al Vescovo Carlassare in Sud Sudan è stata lanciata dal sito dei comboniani Nigrizia, e le agenzia italiane l’hanno ripresa. Christian Carlassare, che è il più giovane vescovo nominato dal Papa quest’anno, ha 43 anni ed è un missionario comboniano. Era arrivato nella diocesi di Rumbek il 16 di aprile e sarà nominato vescovo della diocesi, se tutto andrà bene, a fine maggio. Ma veniamo ai fatti.

Attentato al vescovo in Sud Sudan: i fatti

Mezz’ora dopo la mezzanotte tra il 25 e il 26 di aprile due uomini si sono introdotti nell’abitazione di Monsignor Carlassare e avrebbero picchiato lui e una suora, subito dopo gli hanno sparato quattro volte alle gambe. Si presume che l’attentato doveva servire a spaventare il prelato così da non accettare la diocesi. Qui la storia s’intreccia con il potere. Il vescovo, che ha subito l’attentato in Sud Sudan aveva già prestato la sua opera nel Paese, per quindici anni sempre in luoghi, però, dove la popolazione era di etnia Nuer. A Rumbek la maggioranza della popolazione invece è di etnia Dinka. L’ipotesi più probabile è che i Dinka non volevano accettare un “amico” dei Nuer tra di loro. Ovviamente il potere c’entra in questa storia, perchè chi mette mani sulla Chiesa dispone di una certa ricchezza e nel mondo ecclesiale sono presenti entrambe le etnie.

Come sta Monsignor Carlassare?

Il vescovo che ha subito l’attentato sta per lasciare il Sud Sudan. Verrà trasferito a Nairobi, in Kenya per una trasfusione, data l’eccessiva perdita di sangue che ha subito. Padre Carlassare benchè sofferente e provato, ha chiamato i suoi familiari in Italia ed ha chiesto a tutti di pregare oltre che per lui per la gente di Rumbek scolvolta da questo fatto e a suo dire sofferente più di lui.

I colpevoli dell’attentato al vescovo in Sud Sudan chi sono?

La polizia ha arrestato già 24 persone, come riferisce l’Adnkronos, coinvolte nell’attentato al vescovo in Sud Sudan. Grazie ad un telefonino trovato sul luogo dell’agguato, la polizia è risalita agli attentatori e ai complici e mandanti. Anche se al vertice non si potrà mai arrivare. Mentre, è sicuro che i rappresentanti della Chiesa cattolica del Sud Sudan di etnia Dinka hanno ricevuto un bel colpo. Tre di queste persone arrestate sono preti, gli altri sono laici che hanno a che fare con la diocesi oltre ai 2 esecutori. Le indagini della polizia si sono accelerate quando il Presidente sudsudanese Slava Kirr in un comunicato chiedeva “investigazioni rapide”.



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Il momento storico in Sud Sudan

Il Presidente Kirr avrebbe voluto una nomina a vescovo di un prelato legato ai Dinka in quanto egli è un convinto cattolico appartenente a questa etnia. Certamente questo fatto, con il risvolto internazionale che ha assunto, getta un’ombra sul Sud Sudan. Un problema che in questo particolare momento il Presidente non avrebbe voluto avere. Dato che il suo Paese è ad un crocevia con una guerra: tra divisioni politiche, scontri etnici e questioni militari. Mentre da più parti si levano voci che richiedono le dimissioni di Kirr.

Cate Madapple
Cate Madapple
"Scientia potentia est: sapere è potere" è questo il mantra del giornalista che ad ogni nuovo giorno sa di sapere un po' di più.

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