Su Israele e Gaza: l’ONU è intervenuta dopo il conflitto tra Israele e Hamas, dopo il cessate il fuoco proclamato una settimana fa. Giovedì il suo Consiglio per i diritti umani, riunitosi in una sessione straordinaria, su richiesta del Pakistan e delle autorità palestinesi, ha annunciato l’avvio di un’indagine internazionale sugli abusi dei diritti umani commessi ai territori palestinesi occupati. Ma anche sulle “cause profonde” delle tensioni.
Su Israele e Gaza questione risolta?
Michelle Bachelet, l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, ha affermato in particolare che i recenti attacchi israeliani a Gaza possono costituire crimini di guerra “se si scopre” che i civili sono stati colpiti “senza distinzione”. Ha anche sottolineato che il lancio di migliaia di razzi da parte del movimento islamista palestinese Hamas “non fa distinzione tra oggetti militari e civili, e il loro uso costituisce quindi una chiara violazione del diritto internazionale umanitario”. L’inchiesta, adottata con una risoluzione con 24 voti favorevoli, 9 contrari e 14 astensioni, ha fatto arrabbiare Benjamin Netanyahu. Il primo ministro israeliano ha subito denunciato: “È una decisione vergognosa che incoraggia i terroristi di tutto il mondo“. Da parte sua, Hamas ha accolto la decisione del Consiglio per i diritti umani, considerandola “un passo avanti” nel contesto della tutela dei diritti umani.
La svolta
La risoluzione non riguarda solo il recente conflitto durato undici giorni. Il testo chiede alla commissione di studiare “tutte le cause profonde delle tensioni ricorrenti. Dell’instabilità e del prolungamento del conflitto, compresa la discriminazione sistematica e la repressione basata sull’appartenenza nazionale, etnica, razziale o religiosa“. Su Israele e Gaza sono alla svolta definitiva?