Stupro a Bravetta: violentata in casa mentre si trova in isolamento fiduciario. Vittima una donna di 41 anni in quarantena dopo essere rientrata a Roma dall’India.
Stuprata nella casa dove si trovava in quarantena dal suo affittuario. Vittima una donna indiana di 41 anni, violentata da un connazionale che le aveva subaffittato una stanza in un appartamento a Bravetta dove si trovava in isolamento fiduciario a causa delle restrizioni per contenere la diffusione del Coronavirus.
La vittima, una 41enne indiana, da molti anni in Italia per lavoro, all’inizio di marzo, dopo un viaggio in Patria, ha preso in affitto una stanza nel quartiere Bravetta dove poter trascorrere i 14 giorni del prescritto isolamento fiduciario. Nello stesso appartamento, oltre ad un connazionale che fungeva da gestore, c’erano altri stranieri tutti lì per lo stesso motivo.
Stuprata mentre era isolamento fiduciario
Alcuni giorni fa, praticamente simultaneamente, tutti gli altri inquilini hanno terminato il loro periodo di quarantena lasciando di fatto la ragazza sola in casa con il locatario. Quest’ultimo, subito dopo cena, ha tentato un approccio sessuale con la giovane; al netto rifiuto di lei, l’ha trascinata con la forza in camera e, dopo averle strappato di mano il cellulare, l’ha violentata nonostante le lacrime e le grida di aiuto.
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In fuga dal suo aguzzino
Dopo l’atto sessuale l’uomo si è addormentato e la ragazza è riuscita a trovare il cellulare ed inviare in silenzio un messaggio di aiuto. La persona che ha ricevuto il messaggio ha subito fatto partire l’allarme ed in poco tempo la sala operativa della Questura ha inviato sul posto le pattuglie dei Distretti di Monteverde e San Paolo.
Il gestore dell’abitazione, un 43enne indiano in Italia con regolare permesso di soggiorno, alla vista dei poliziotti ha subito capito che sarebbe stato arrestato e non ha opposto resistenza; la vittima è stata condotta in ospedale dove ha ricevuto le prime visite e le attenzioni del caso.
Pool antiviolenza
Gli agenti, dopo aver repertato e sequestrato tutta la biancheria del letto dove sarebbe avvenuta la violenza ed acquisita la denuncia della donna con i primi esiti medici, hanno informato il P.M. di turno del pool antiviolenza della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma, il quale ha disposto che il 43emme venisse condotto in carcere.“