Buio sulla città è il libro di Stranger Things dedicato al personaggio di Jim Hopper. In questo articolo troverai la recensione! Voi l’avete già letto?
La trama
Un prequel che racconta fatti mai visti negli episodi di Stranger Things e svela un tassello mancante del passato di uno dei personaggi più amati della serie, il capo della polizia Jim Hopper. Hawkins, Natale 1984. Il capo della polizia Jim Hopper ha sempre odiato questo momento dell’anno: troppo dolorosi i ricordi, troppo pesante la solitudine. Ora, però, tutto è cambiato. Ora con lui c’è Undici, e Hopper, dopo averla salvata, vuole darle serenità e protezione, come un buon padre. Ma la sua figlia adottiva sembra avere altro in mente. Ha trovato nello scantinato una scatola con su scritto «New York», piena di documenti, fotografie e nomi sconosciuti e ha tutta l’intenzione di non dargli tregua finché Hopper non le racconterà tutto. Tutta la verità che lui ha cercato di dimenticare, la porta segreta sul suo passato.
New York, estate 1977. Reduce dal Vietnam, Hopper è riuscito a ricostruirsi una nuova vita: ha una moglie che ama, una bambina che adora, un posto da detective alla squadra Omicidi. Quando la città viene sconvolta da una brutale scia di delitti, compiuti con lo stesso macabro rituale, Hopper si mette sulle tracce di uno sfuggente serial killer. È disposto a tutto pur di risolvere il caso, persino a infiltrarsi tra le più temibili bande di strada. Finché, proprio a un passo dalla verità, un black-out avvolge la Città che non dorme mai, gettando Hopper in un abisso da cui nessuno può riemergere indenne.
Scheda tecnica
Il libro è molto scorrevole, ci sono molti dialoghi e poche descrizioni. Il linguaggio è semplice, la lettura è rivolta soprattutto ai ragazzi. Sono due le ambientazioni: Hawkins e New York e non compaiono molti personaggi. All’inizio la narrazione è un po’ lenta e la storia fa fatica ad ingranare. Ma pian piano i vari pezzi del “puzzle” si uniscono e il libro diventa più avvincente. Quando c’è un mistero da risolvere, il lettore è sempre invogliato a proseguire. La storia viene narrata soprattutto dal punto di vista di Jim Hopper, anche se in qualche capitolo la voce narrante appartiene alla collega Rosario Delgado. La narrazione avviene in terza persona e non c’è molta introspezione psicologica dei personaggi.
Consiglierei il “Buio sulla città”?
I fan di Stranger Things sicuramente saranno contenti di sapere qualcosa in più su Jim Hopper e sul suo passato, perché questi fatti non vengono narrati nella serie tv. Infatti, i riferimenti ai personaggi che conosciamo sono pochissimi. Se vi piacciono i gialli e i polizieschi, allora il libro potrebbe interessarvi. Ma non aspettatevi un romanzo per adulti, perché la storia di per sé è abbastanza semplice e con pochi colpi di scena. Buio sulla città è una lettura leggera, ottima nei momenti di relax.