Cambia l’esame di Stato con la riforma, ma non cambiano affatto gli errori, le sviste e in alcuni casi i clamorosi strafalcioni Maturità 2019 da parte degli studenti italiani agli orali. Il sito Skuola.net anche quest’anno ha realizzato un sondaggio, intervistando nell’assoluto anonimato i maturandi che hanno assistito a delle risposte incredibilmente sbagliate dei propri compagni di classe di fronte alla Commissione. In totale il sito ha raccolto circa 6mila segnalazioni, alcune delle quali sono così «fantasiose» da sembrare persino irreali (ma in realtà non è così, purtroppo è tutto vero…).
Procedendo con ordine, gli strafalcioni Maturità 2019 si sono abbattuti inesorabilmente sulla letteratura italiana e internazionale. Il primo grande letterato finito al centro di un terribile (e per certi versi anche offensivo) errore è stato Gabriele D’Annunzio: ogni anno, puntualmente, c’è qualche studente che lo definisce il primo degli «estetisti», ma se questa gaffe ormai è diventata piuttosto scontata e banale, la definizione dello scrittore abruzzese quale «poeta water» se da un lato fa decisamente sorridere, dall’altro lascia comunque perplessi sull’inesistente grado di preparazione di chi si è lasciato scappare questo terribile errore.

Giovanni Verga, invece, tutto ad un tratto si è ritrovato privato del suo capolavoro I Malavoglia che, secondo qualche maturando, è una delle opere più importanti di Italo Svevo. Dagli strafalcioni Maturità 2019 non è stato risparmiato nemmeno Luigi Pirandello che, per qualche studente, invece di essere l’autore dell’Enrico IV ha scritto il Luigi XIV… e proviamo a ipotizzare che l’alunno che ha commesso questa svista possa essersi giustificato dicendo che alla fine dei conti sempre di un monarca si tratta…
Il Sommo Poeta lo conoscono e lo ammirano tutti, impossibile sbagliare. Eppure, dal sondaggio pubblicato da Skuola.net è emerso che anche Dante Alighieri è finito nel mirino delle gaffe, poiché c’è stato chi all’esame di Stato lo ha ricordato come famoso autore della poesia X Agosto (di Giovanni Pascoli), per non parlare poi di un altro studente che ha ricordato alla Commissione che si tratta di uno dei più famosi ebrei-italiani della storia.
Spostandoci alla letteratura internazionale, analizzando il romanzo 1984 di George Orwell, pare che una ragazza in più di un’occasione abbia nominato Will Smith (il famoso attore e produttore statunitense) come personaggio principale del libro, quando invece il nome è Winston Smith. E poi c’è un’esilarante segnalazione che riguarda, invece, la prima prova scritta d’italiano: avendo scelto l’analisi del testo sulla poesia di Ungaretti, un maturando, leggendo come sottotitolo «Mariano, 1916» ha pensato che fosse un nome di persona e non di un luogo, e così nel suo elaborato in diversi passaggi ha riportato che l’autore nella sua opera ha citato più volte il suo caro amico Mariano.
Risvegli di Ungaretti: prima prova della Maturità 2019
Strafalcioni Maturità 2019 sulla storia: è già in corso la Terza Guerra Mondiale
Oltre alla letteratura, dagli strafalcioni Maturità 2019 non sono usciti indenni i fatti e personaggi della storia. Addirittura, in diversi casi i ragazzi non solo hanno completamente stravolto gli eventi, ma si sono spinti ben oltre, parlando di situazioni e vicende drammatiche che non esistono affatto. Tra gli errori più comuni emersi dal sondaggio risultano l’alleanza tra Italia e Germania nel corso della Prima Guerra Mondiale, oppure Benito Mussolini governatore d’Italia nel 1915. Ma tutto ciò è davvero una bazzecola se rapportato a chi, durante l’esame di Stato, di fronte agli insegnanti ha detto che in questi anni è scoppiata la Terza Guerra Mondiale, e che le cause scatenanti del conflitto sarebbero da ricercare in India.
Facendo un bel salto indietro nel tempo, Tito Livio è diventato uno dei più grandi imperatori romani, mentre Giuseppe Garibaldi è stato uno dei protagonisti del Trecento italiano. E tra gli eventi storici più bersagliati dagli strafalcioni Maturità 2019 figura certamente la Guerra Fredda: uno studente avrebbe detto che l’aggettivo «freddo» è riferito al fatto che si è trattato di un conflitto combattuto senza alcun sentimento né coinvolgimento emotivo, mentre un altro alunno avrebbe risposto che è stata chiamata così perché il teatro delle operazioni belliche è stata la gelida Siberia.

Un’ultima menzione va alla materia Cittadinanza e Costituzione, introdotta proprio da quest’anno, e il cui esordio nell’esame di maturità è stato tutt’altro che soddisfacente. Sembra, infatti, che numerosi giovani siano rimasti a bocca aperta quando le Commissioni hanno chiesto qualcosa sull’argomento, e anche nei casi in cui i docenti hanno provato a facilitare il percorso all’alunno, chiedendogli di cominciare da una tematica a suo piacere, qualcuno avrebbe incredibilmente ribattuto: Cittadinanza di italiano o di storia?
Tante segnalazioni rivelano che molti maturandi non hanno saputo indicare il nome e cognome delle più alte cariche istituzionali dello Stato. Spesso hanno menzionato Giuseppe Conte quale Presidente della Repubblica, ma ciò è nulla rispetto a coloro (ben più di uno) che avrebbero detto Matteotti al posto di Mattarella, o che addirittura avrebbero inventato un certo Matteozzi. Insomma, nonostante le modifiche introdotte dal Ministero dell’Istruzione guidato da Marco Bussetti, gli strafalcioni Maturità 2019 sono rimasti una costante che, se da un lato avranno fatto disperare gli insegnanti per le assurdità di alcune risposte, dall’altro a giochi ormai fatti permettono a tutti i non addetti ai lavori di farsi qualche sorriso di fronte alle affermazioni più fantasiose e originali.