La Spagna si avvia verso le elezioni locali, che saranno un test per il primo ministro Pedro Sanchez e il suo partito in vista delle elezioni politiche nazionali.
Elezioni locali in Spagna: un test per Sanchez?
Domenica 28 maggio gli spagnoli sono chiamati alle urne per le elezioni locali. Si vota in 12 regioni, tra cui Madrid, Comunità Valenciana, Baleari e Canarie. Queste elezioni sono molto importanti anche in vista delle elezioni nazionali, che si terranno tra sei mesi. Le elezioni locali di domenica saranno quindi un test importante per il primo ministro Pedro Sanchez e il suo partito, il PSOE. Gli analisti affermano che esiste la possibilità che un eventuale alleanza post-elettorale tra il partito Popolare di centrodestra e gli ultraconservatori Vox possa strappare il controllo politico di diverse città cruciali al partito del primo ministro.
Cosa dicono i sondaggi?
Gli ultimi sondaggi mostrano che il partito Popolare (PP) è in testa, con circa il 30% delle preferenze. Il centrodestra otterrebbe quindi 135 seggi in Parlamento, che non sarebbero sufficienti per governare da solo. Il partito di estrema destra VOX ha invece circa il 14% delle preferenze, che si tradurrebbero in 40-41 deputati in Parlamento. Per poter governare il centrodestra dovrebbe quindi cercare un’alleanza con VOX.
Il partito di centrosinistra PSOE è al secondo posto con circa il 28% delle preferenze. Cresce nei sondaggi il partito di sinistra Sumar, il che suggerisce che per altri quattro anni potrebbe esserci ancora un governo progressista. Secondo il sondaggio di Sigma Dos, il PSOE otterrebbe 91 seggi, Sumar 35, e 8 Unidas Podemos. Insieme quindi otterrebbero la maggioranza per governare.
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