I
giorni scorsi, il Gruppo di Guarda di Finanza di Parma ascolta una
segnalazione al numero di pubblica utilità 117
in
merito alla
vendita abusiva di prodotti
disinfettanti e mascherine
chirurgiche.
La
realtà vede la vendita dei suddetti materiali in una sala slot di
Parma, direttamente dal bancone d’ingresso.
«Una vergogna, se colpevoli, non sono certo degni di far parte della sanità dell’Emilia-Romagna»
Il presidente della regione, Stefano Bonaccini
L’addetto è stato sanzionato amministrativamente in violazione del codice del commercio ed è stato segnalato alla Procura di Parma per il reato di ricettazione.
Il Gruppo ha anche accertato, durante il controllo, la provenienza dei dispositivi medico-sanitari dalla locale Ausl.
Nei guai anche un addetto della sala scommesse e un altro operatore sanitario.
Le successive indagini della polizia giudiziaria, coordinate dalla Procura, hanno permesso di individuare e identificare il dipendente della locale Ausl e l’operatore sanitario responsabili dell’accaduto.
Prosegue a Torrile la vendita abusiva dei dispositivi medico-sanitari.
A seguito di ulteriori indagini e di alcune perquisizioni domiciliari, eseguite dai militari del Gruppo di Parma, è stato individuato il possesso illecito di altra merce necessaria in ogni ospedale del Paese: l’operatore sanitario in questione pare l’abbia sottratta dalla medesima azienda ospedaliera (Parma).
I prodotti erano venduti a prezzi esorbitanti (70 euro per una mascherina).
Sfruttando l’aumento della domanda dell’ultimo periodo e la crescente disperazione dei cittadini.
Tutti i prodotti (alcune centinaia di pezzi tra mascherine chirurgiche, guanti in lattice, prodotti igienizzanti), di estrema necessita’ pubblica e di difficile reperimento, sono stati sottoposti a sequestro in vista della successiva restituzione all’azienda ospedaliera.
Sono in corso ulteriori attività investigative, da parte della Guardia di Finanza locale.
La ricerca coinvolgerà tutto il territorio parmigiano, alla scoperta di ulteriori siti di vendita di merci oggetto di manovre speculative.
Si raccomanda naturalmente di segnalare tempestivamente al numero di pubblica utilità (117) qualsiasi sospetta attività illecita collegata all’emergenza in corso.
“È
una vergogna. Che delle persone, a maggior ragione i dipendenti
pubblici di un’azienda sanitaria, sfruttino l’emergenza che stiamo
vivendo per fini di lucro a proprio vantaggio è davvero
inaccettabile. Un fatto, se verificato, che da solo qualifica chi lo
ha compiuto. Persone, nel caso, che dovranno essere tutte chiamate a
scontare fino in fondo la pena” commenta il presidente della
Regione Stefano
Bonaccini.
Se
i fatti saranno confermati,
“dovremo considerare chi li ha commessi non solo dei delinquenti
ma dei veri e propri traditori, degni solo di essere punIti molto
severamente e con pene esemplari”, afferma il leghista Fabio
Rainieri che
rivolge “un grande ringraziamento” alla Finanza.