Le battute finali di questo 2019 confermano il trend degli ultimi mesi per quanto riguarda le preferenze degli italiani qualora fossero chiamati alle urne. I sondaggi politici 28 dicembre effettuati da Termometro Politico per il programma Coffee Break in onda su La7 sottolineano e rinsaldano il primato della Lega. Quest’ultima, infatti, non solo è ancora davanti a tutti, ma ha anche raggiunto e abbattuto la soglia del 35% (35,2%), staccando nettamente i principali avversari politici, Partito Democratico e Movimento 5 Stelle, che attualmente formano la maggioranza di governo guidata da Giuseppe Conte.
Nel dettaglio, alle spalle del Carroccio per il momento si trova il PD con una percentuale del 18,5%, dunque quasi la metà rispetto ai consensi accumulati nell’ultima rilevazione dal partito di Matteo Salvini. Il terzo gradino del podio è ancora occupato dal M5S che, però, deve fare i conti con un modesto 15,4%, ben lontano dalla proiezione di cui sono accreditati gli ex colleghi di governo leghisti. Spostandosi al centrodestra, continua ad andare molto bene Fratelli d’Italia, che ad oggi continuerebbe a raccogliere il 10,3% dei voti in caso di elezioni.
Sondaggi politici Demos: passo indietro del PD, momento d’oro per Meloni
Dai sondaggi politici 28 dicembre emerge che Forza Italia non riesce proprio a trovare la svolta giusta: il partito fondato da Silvio Berlusconi è al 5,3%, raggiunto dalla nuova forza politica Italia Viva di Matteo Renzi. Invece Azione in questa fase deve accontentarsi di un poco convincente 2,4%, mentre La Sinistra è al 2,2%.

Il risultato della rilevazione di Termometro Politico per gli altri partiti vede I Verdi all’1,4% e +Europa all’1,1%. Non può di certo gioire Giovanni Toti che con il suo Cambiamo è accreditato appena dello 0,4%.
Sondaggi politici 28 dicembre: il parere degli italiani su Di Maio e Banche
Lo studio statistico mostrato durante la trasmissione Coffee Break non si è soffermato solo sui sondaggi politico-elettorali. Infatti è stato chiesto agli italiani di esprimere il proprio pensiero sull’autorizzazione a procedere richiesta nei confronti di Matteo Salvini per il caso della nave Gregoretti, e soprattutto sulla decisione di Luigi Di Maio di votare a favore dopo che, sulla vicenda Diciotti, aveva agito in maniera diametralmente opposta.

La grande maggioranza degli intervistati (68%) ritiene che mentre in precedenza Di Maio era realmente dalla parte di Salvini, ora invece starebbe agendo per mero «opportunismo politico». Il 20,6% del campione, invece, pensa che all’epoca del caso Diciotti l’allora ministro del Lavoro non fosse del tutto in sintonia con l’ex ministro dell’Interno. Appena l’8,2%, infine, ha risposto che il leader politico dei pentastellati possa aver semplicemente «cambiato idea». Un’altra vicenda di stretta attualità su cui Termometro Politico ha chiesto un giudizio all’elettorato, è quella della Banca Popolare di Bari.
In questo frangente è stato chiesto ai cittadini se hanno ancora fiducia nella propria banca, e se pensano che i loro risparmi siano al sicuro. Il 40,8% degli intervistati si è detto «abbastanza sicuro», mentre il 9,8% non ha espresso alcun timore ma completa sicurezza. All’opposto troviamo un 25,7% delle persone raggiunte che ha rivelato di sentirsi «poco al sicuro», e poi c’è un 19,4% degli italiani che non si fida affatto delle banche. Il 4,3% ha preferito non prendere posizione.