In Siria si è raggiunto un accordo a Daraa. La regione meridionale negli ultimi mesi è stata teatro di nuove tensioni. Ora, il governo di Damasco e il Comitato centrale del governatorato di Daraa hanno raggiunto un accordo per porre fine alle tensioni delle ultime settimane. Un quotidiano riporta che l’accordo è entrato in vigore la mattina del 26 luglio.
Il governo in Siria ha raggiunto un accordo a Daraa?
Secondo quanto riportato dal quotidiano al-Araby al-Jadeed, il governo di Damasco e il Comitato centrale del governatorato di Daraa hanno raggiunto un accordo per porre fine alle tensioni delle ultime settimane. Il quotidiano riporta che l’accordo è entrato in vigore la mattina del 26 luglio, quando le forze legate al presidente Assad hanno riaperto il posto di blocco di Saraya. L’accordo prevede la formazione di un comitato composto sia da esponenti di Damasco sia da membri del Comitato di Daraa. Ha come obiettivo quello di favorire il reinsediamento di circa 135 giovani e ricercati residenti nella zona, mentre verranno riaperti i valichi chiusi nelle settimane precedenti e si porrà fine all’assedio delle forze di Assad.
L’intesa prevede anche la consegna, da parte degli abitanti di Daraa, delle armi richieste dall’esercito siriano entro cinque giorni dalla firma dell’accordo, in cambio della fine delle “operazioni provocatorie” di Damasco. Verranno infine interrotte le attività delle unità di sicurezza affiliate al governo siriano.
Le tensioni a Daraa
L’accordo arriva dopo 28 giorni di crescenti tensioni. Le forze siriane hanno assediato l’area di Daraa, impedendo l’ingresso di soccorsi e aiuti umanitari. L’assedio ha rischiato di provocare una crisi alimentare: 40 mila persone erano a rischio di morte di fame. Questa mossa delle forze siriane è stata attuata come “misura punitiva” per la popolazione di quartieri di Daraa. Questi quartieri si sono rifiutati di partecipare alle elezioni presidenziali. Daraa è una regione meridionale teatro della rivoluzione siriana che è stata oggetto di nuove tensioni negli ultimi mesi. Le nuove tensioni avevano portato il governo di Damasco a minacciare un’operazione militare. Damasco chiedeva ai gruppi locali di Daraa di deporre le armi e di trasferire gli ex combattenti verso Idlib. Già a febbraio avevano raggiunto un primo accordo.
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