giovedì, Aprile 17, 2025

Simone Lingua e il vuoto abitato da forme dinamiche

Architettura e Arte si incontrano in un continuum nell’installazione che Simone Lingua ha concepito e integrato nell’architettura dello spazio de La Lanterna di Fuksas. L’ambiente è creato da Massimiliano e Doriana Fuksas, valorizzandone il rapporto con la luce. Un’installazione site-specific, curata da Tiziana Tommei e promossa da Domus Art Gallery Athens, costituita da un’ossatura metallica costellata di superfici specchiate, abita lo spazio creando un percorso tra le opere cinetiche dell’artista. L’appuntamento è il 4 novembre con opening dalle 18 alle 23.


Simone Lingua e la sua arte emozionante


Il progetto ha realizzato Simone Lingua che sarà esposto a Lanterna di Fuksas è il frutto di sperimentazione?

L’artista ha posizionato l’installazione sotto la volta di copertura della terrazza panoramica e al punto più alto dove affiora La Lanterna. Si tratta della struttura che attraversa i quattro livelli del palazzo dell’ex Unione Militare a Roma, riqualificato su progetto dello Studio Fuksas. Simone Lingua ha quindi dato vita a un disegno che rievoca linee, luci e ombre, muovendo dall’osservazione degli sviluppi e delle proiezioni del tessuto architettonico.

Opere geometriche e cinetiche

Un intervento, questo, che segue il solco tracciato negli anni dal creativo in ordine al rapporto tra arte e contesto, sia urbanistico che architettonico. Dunque un terreno costante di riflessione, ricerca e sperimentazione. La Curatrice Tiziana Tommei commenta il lavoro. “Un’installazione che nasce dalla riflessione sul vuoto e sulla mutevolezza […] Un vuoto abitato in superficie da forme geometriche e dinamiche che mediante l’intervento dell’artista vengono riverberate, come in uno specchio. Tradotte in elementi reali, ossia segmenti metallici interconnessi e concentrati in masse puntuali di un percorso che traccia i confini dello spazio dell’arte internamente a quello dell’architettura. Masse composte da figure geometriche, ora vuote ora specchiate, da cui si generano i sostegni delle opere in mostra. Cubi, sfere, cilindri e pannelli quadrangolari, volumi in plexiglass e acciaio, tutte creazioni tratte dal vocabolario dell’artista e afferenti alla produzione cinetica”.

Spazio dell’arte e dell’architettura

In mostra lavori compresi tra il 2015 e il 2020, realizzati in plexiglass e acciaio supermirror, due materiali che potenziano il dialogo con gli elementi dell’architettura. Una dinamica di rimandi che sottende una concezione univoca dell’espressione creativa. Un’incredibile esperienza immersiva, nella quale, la proiezione di luci e suoni anima la relazione tra installazione, contesto e opere esposte. Quest’ultime prendono vita col movimento e allo sguardo dello spettatore che assume un ruolo attivo sia sul piano cognitivo sia con un profondo coinvolgimento in chiave percettiva. Il progetto segue uno sviluppo che prende origine dal cuore della Lanterna per diffondersi nell’ambiente in forma di isole. Ognuna accoglie opere selezionate, che appaiono in continua mutazione, nella forma e nel colore, fino a suggerire la percezione illusoria di un moto continuo e reale. Lo spazio dell’arte compenetra lo spazio dell’architettura determinando una dimensione parallela che trae origine dalle preesistenze, pervase e tuttavia mai ridefinite. 

Simone Lingua

L’artista nasce a Cuneo, 1981. Si forma all’Accademia di Belle Arti di Firenze e i suoi esordi sono legati alla pittura. I primi studi relativi all’arte cinetica risalgono al 2010, in un periodo significativo di collaborazione con lo Studio dell’Architetto Roberto Baciocchi. Si esprime infatti nella progettazione delle facciate di Prada a Las Vegas, Shanghai e Sydney. La carriera espositiva dell’artista inizia quindi nel 2016, in Italia e all’estero. Nel 2018, firma quindi il progetto Ninfea, un’installazione temporanea realizzata per la Vasca della Piazza delle Sorgente del borgo termale di Bagno Vignoni. Nello stesso anno avvia poi Contemporary Illusions, sperimentazioni basate su di un concept di installazione artistica che vede l’uso di specchi applicati a monumenti e edifici storici.

Alcune opere

Nel 2021 firma la collaborazione con Bvlgari per Expo 2020 a Dubai, ideando in esclusiva per la Maison l’opera Sotiria: installazione cinetica e site-specificdi 150 mq. L’opera è infatti destinata alla sezione centrale del Padiglione Italia e ispirata al tema Beauty Connects People. Il 2022 si apre con l’installazione di due sculto-installazioni per fontane, Sphera 9.0 e Sphera 7.0, create per la città di Gaeta. Quindi nel luglio dello stesso anno realizza Nuance, disegno progettuale parte di Contemporary Illusions, destinato alla ciminiera del complesso industriale Ex AVIR a Gaeta. Dal ‘98, l’artista vive in Toscana e dal 2017 il suo lavoro è curato da Tiziana Tommei. Per il pubblico che vuole partecipare è necessario prenotarsi entro le 18 di giovedì 3 novembre, sino a esaurimento posti al link. 

Immagine da cartella stampa.

Odette Tapella
Odette Tapella
Vivo in piccolo paese di provincia. Mi piace leggere, fare giardinaggio, stare a contatto con la natura. Coltivo l'interesse per l'arte, la cultura e le tradizioni.

Related Articles

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

- Advertisement -spot_img

Latest Articles