La pandemia di coronavirus ha avuto un impatto sulla vita delle persone di tutto il mondo. Un impatto negativo è avvenuto soprattutto nei viaggi. Ora, la Cina, il Paese da cui tutto è partito, sembra beneficiare dei suoi sforzi per combattere il virus. Infatti, le prime quattro città più connesse al mondo sono cinesi. Detronizzando Londra, Shanghai diventa la città più connessa al mondo.
La pandemia e i viaggi
La pandemia di coronavirus ha cambiato il modo di vivere dei cittadini di tutto il mondo. Soprattutto non ha permesso di poter viaggiare da un Paese all’altro. Una vera e propria catastrofe in un mondo globalizzato e interconnesso. Grandi snodi di trasposto come Londra, New York e Tokyo sono stati duramente colpiti dalla drastica riduzione dei voli in entrata e in uscita dalle loro città. Secondo la International Air Transport Association (IATA) Londra ha registrato un calo del 67% nella connettività dei viaggi aerei.
La IATA ha affermato che la pandemia ha annullato i progressi per la connettività tra le città. Il portavoce della IATA, Sebastian Mikosz, ha dichiarato: “Il drammatico cambiamento dimostra la scala in cui la connettività mondiale è stata riordinata negli ultimi mesi”. Ha aggiunto: “Non ci sono vincitori, solo alcuni giocatori che hanno subito meno infortuni. In un breve periodo di tempo abbiamo annullato un secolo di progressi nell’unire le persone e nel collegare i mercati”.
Shanghai diventa la città più connessa al mondo?
Questo problema si è registrato in tutte le città del mondo? La risposta e no. Infatti, in Cina, Paese dove ha avuto inizio la pandemia, sta beneficiando dei suoi sforzi per combattere il virus. Secondo la IATA le prime quattro città più connesse al mondo sono cinese. Si tratta di Shanghai, Pechino, Guangzhou e Chengdu. Shanghai ha detronizzato Londra e si appresta a diventare la città più connessa al mondo.
I viaggi aerei in Cina si sono ampiamente ripresi e durante le festività natalizie della Settimana d’oro 425 milioni di persone hanno viaggiato in tutto il Paese, secondo il ministero del turismo cinese. La Cina sta gradualmente aprendo corridoi di viaggio e discutendo accordi di viaggio senza quarantena con una serie di paesi, tra cui Giappone e Singapore.
Tuttavia nel resto dell’Asia non è andata così bene. La capitale della Thailandia Bangkok e Hong Kong hanno entrambe registrato un forte calo dell’81% nella connettività.
Cos’è l’indice di connettività?
L’indice di connettività aerea della IATA misura quanto siano ben collegate le città di un paese con altre città del mondo, il che è fondamentale per il commercio, il turismo, gli investimenti e le loro economie. L’organizzazione stima che 46 milioni di posti di lavoro sostenuti dal trasporto aereo siano in pericolo. Mikosz ha affermato: “Negli ultimi due decenni il numero di città collegate direttamente per via aerea è più che raddoppiato mentre i costi di viaggio sono diminuiti in modo significativo. Prima della pandemia di Covid-19, la crescita della connettività aerea era una storia di successo globale”.
Shanghai diventa la città più connessa e la Cina presenta un sistema di codici QR per i viaggi
All’inizio di questa settimana, il presidente cinese Xi Jinping ha chiesto un “meccanismo globale” che utilizzi i codici QR per aprire i viaggi internazionali. Xi ha dichiarato: “Dobbiamo armonizzare ulteriormente le politiche e gli standard e stabilire ‘corsie preferenziali’ per facilitare il flusso ordinato di persone. I codici verranno utilizzati per aiutare a stabilire lo stato di salute di un viaggiatore”. Tuttavia Xi non ha dato ulteriori dettagli su come potrebbe funzionare il programma di viaggio, o quanto sarebbe modellato sulle app di codici QR della Cina, utilizzate per aiutare a contenere il virus nel Paese.
I codici QR sono codici a barre che possono essere letti dai telefoni cellulari. Secondo lo schema che la Cina ha adottato da febbraio, agli utenti viene rilasciato un codice sanitario in stile semaforo, con un codice verde che consente a qualcuno di viaggiare liberamente e un codice arancione o rosso che indica che devono rimanere in quarantena per un massimo di due settimane. I codici si basano su una combinazione di big data e informazioni inviate dagli utenti stessi. La tecnologia è sviluppata dal gigante della tecnologia finanziaria Ant Financial ed è disponibile tramite la sua app principale Alipay, ma anche su WeChat, che appartiene al concorrente di Alipay Tencent.
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