Il presidente serbo, Alexander Vucic, ha annunciato che la Serbia proseguirà con il riarmo e il rafforzamento del proprio dispositivo militare. Secondo Vucic questo servirà per proteggere il Paese dalle aggressioni esterne. Intanto nelle scorse settimane sono ripresi i colloqui tra la Serbia e il Kosovo a Bruxelles. Per ora sembra lontana la possibilità di raggiungere un accordo bilaterale.
Serbia: presidente Vucic rafforza il comparto militare?
Il presidente serbo Aleksandar Vucic ha affermato che la Serbia proseguirà nell’opera di riarmo e rafforzamento del proprio dispositivo militare. Ha detto che l’unico obiettivo è quello di garantire una adeguata difesa del Paese in caso di aggressione. Vucic in questi giorni ha assistito a una nuova vasta esercitazione militare, definita la più grande e importante degli ultimi decenni. Il presidente ha dichiarato: “Non vogliamo guerre. Ma vogliamo essere in grado di difendere il nostro Paese”.
Continua il dialogo tra Serbia e Kosovo
Lo scorso 15 giugno il primo ministro del Kosovo, Albin Kurti, ha incontrato il presidente serbo, Aleksandar Vucic, con la mediazione dell’Unione Europea, per proseguire il dialogo al fine di normalizzare le relazioni bilaterali. L’incontro si è svolto a Bruxelles e ha preso parte anche l’Alto rappresentante dell’UE, Joseph Borrell, nonché l’inviato speciale dell’UE per i negoziati tra Belgrado e Pristina, Miroslav Lajcak.
Un accordo è ancora lontano
Dopo il colloquio le parti sembrano ancora distanti dal concordare un’intesa definitiva. Kurti ha dichiarato che i colloqui del 15 giugno hanno rappresentato un primo passo verso un futuro dialogo. Ha quindi sottolineato che il dialogo dovrebbe essere basato sui principi di reciprocità e uguaglianza. Il premier kosovaro ha poi concluso dicendo che trovare un accordo non sarà facile, ma rimane ottimista. Dal canto suo, Vucic ha invece affermato che non intende commentare i risultati dei colloqui perché sono “assenti”. Il presidente serbo ha detto che l’unica questione concordata tra le due parti è che il dialogo durerà fino alla fine di luglio. Vucic accusa Pristina di non aver adempiuto agli accordi di Bruxelles. Tali accordi prevedevano la creazione della “Comunità di comuni a maggioranza serba”, un organismo di autogoverno per i cittadini serbi residenti in Kosovo.
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